Torna in campo la Serie A: è il momento della trentacinquesima giornata, ci si avvicina al vero e proprio rush finale del campionato, ed ancora tanti verdetti sono da emettere.
In coda alla classifica, però, uno ne è già arrivato: il Pescara di Oddo (prima) e Zeman (poi) è la prima squadra retrocessa della stagione 2016/17. Con 14 punti in 34 partite, meno della metà dei 29 dell’Empoli quartultimo, il Delfino è già fuori dai giochi a quattro giornate dal termine. All’Adriatico, però, arriva il Crotone che, al contrario, ha trovato il colpo di coda proprio quando le speranze sembravano ridotte al lumicino, ed ora lancia la rincorsa all’Empoli stesso (-4) ed al Genoa (-5).

IL MOMENTO DELLE DUE SQUADRE
Stagione disastrosa per il Pescara: dopo l’inizio che aveva fatto ben sperare, a dispetto dei risultati, i biancoazzurri hanno smarrito il bandolo della matassa finendo per accumulare una sconfitta dopo l’altra. Le ultime tre, contro Juventus (0-2), Roma (1-4) e Cagliari (1-0) hanno rappresentato la pietra tombale della stagione abruzzese. Ora, il pensiero è quello di chiudere con dignità l’annata puntando sulla voglia di riscatto (e sul paracadute economico) per ricostruire la squadra e tentare un’altra scalata alla Serie B: sarebbe la terza dal 2011.

Al contrario, il Crotone ha tirato fuori il colpo di reni proprio quando la situazione sembrava oramai critica: sette sconfitte in otto partite avevano affossato i pitagorici trascinandoli verso la serie cadetta, ma la partita col Chievo ha rappresentato la svolta. L’1-2 a Verona ha inaugurato un parziale di undici punti in cinque partite. Oltre a quella, sono arrivate vittorie anche contro Inter (2-1) e Sampdoria (ancora 1-2) oltre ai due 1-1 con Torino e Milan. In Calabria, questa serie positiva di risultati ha riportato un entusiasmo sostanzialmente mai acquisito in questa stagione: gli uomini di Nicola, rocambolescamente, non hanno mai visto la salvezza così vicina.

LE ULTIME DAL CAMPO
Zdenek Zeman ritrova Muntari, graziato dal giudice sportivo, mentre continua il lavoro differenziato per gli esperti Stendardo e Campagnaro e per il giovane Vitturini. Davanti a Fiorillo, comunque, prevista una difesa a quattro con Zampano e Biraghi sulle fasce, mentre a fare compagnia a Cesare Bovo, al centro, sarà uno tra Fornasier e Coda. Confermata la mediana muscolare con Coulibaly e Memushaj, mentre per il terzo slot è ballottaggio serrato tra Bruno e lo stesso Muntari. Il terzo ed ultimo dubbio, invece, per il tecnico boemo sembra riguardare la punta centrale: Cerri sembrerebbe insidiare la titolarità di Bahebeck come riferimento tra Benali e Caprari.

Davide Nicola invece sembrerebbe voler toccare il meno possibile, per conservare la striscia positiva dei suoi, ma anche per qualche assenza di spessore: mancano Falcinelli e Crisetig per squalifica, Stoian ancora alle prese con i postumi del virus intestinale. Confermato comunque il 4-4-2 al quale i rossoblù hanno risposto molto bene: Cordaz tra i pali, Rosi e Martella come esterni della difesa a quattro, Ceccherini e Ferrari a formare le colonne d’ercole al centro dell’area. Fiducia anche al centrocampo con Capezzi e Barberis nella fascia centrale, Rohden a destra ed Andrea Nalini, ottimo nelle ultime uscite, dalla parte opposta. Davanti, l’unico ballottaggio: Simy potrebbe avere la chance da titolare accanto a Trotta, ma il nigeriano è reduce da un brutto pestone in allenamento. In caso di forfait, pronto il passaggio al 4-3-3  con Acosty. 

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.