La Roma è attesa dall'esame Chelsea a Stamford Bridge, in un girone di ferro insieme all'Atletico Madrid. I giallorossi con 4 punti in classifica raccolti nelle prime due gare non sono messi male, mentre i Blues di Antonio Conte viaggiano spediti a punteggio pieno dopo le prime due gare del girone. Un eventuale successo anche contro la squadra di Di Francesco metterebbe una bella pietra sul discorso qualificazione.

In conferenza stampa, Antonio Conte ha subito voluto chiarire la situazione di Alvaro Morata, uno dei dubbi della vigilia per l'ex ct della Nazionale: "Morata può giocare, s'è allenato con noi, ma non dirò se giocherà o meno dall'inizio. Conosciamo bene la nostra situazione, soprattutto alla luce dell'ultimo ko. Tutto è più difficile quando si fanno male giocatori come Morata o Kanté, non è semplice sostituirli. Quando giochi sempre con gli stessi rischi e alcuni di loro non sono abituati a giocare ogni tre giorni. Contro il City, ad esempio, Morata ha avuto un problema, ma cosa mi avreste detto se non l'avessi schierato? Credo sia sempre una buona cosa giocare subito dopo una sconfitta. La Roma è una buona squadra, ha pareggiato con l'Atletico e vinto col Qarabag. C'è sempre molta pressione in Italia e i giallorossi sono forti, giocare contro squadre italiane è difficile perché sono sempre molto organizzate".

Nella Roma gioca quel Nainggolan che Conte ammette di avere cercato come rinforzo per il proprio Chelsea: "Si, in passato l'ho cercato, ma non credo sia giusto parlarne adesso. Secondo me è uno dei migliori centrocampisti in circolazione". Si parla ancora di mercato, in riferimento ad un accostamento di Conte alla panchina della Roma: "Quella giallorossa è una grandissima squadra e se a volta mi hanno accostato a questo club per me è stato motivo di orgoglio. Stiamo parlando di una piazza importante. La Roma dopo Rudi Garcia ha fatto due grandissime scelte con Spalletti e Di Francesco".

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni