Anche le storie d'amore più belle, sono destinate a finire. Così, nel tardo pomeriggio odierno, Antonio Cassano e la sua Sampdoria si sono detti definitivamente addio dopo nove anni e mezzo di amore e odio, culminati prima nella storica qualificazione ai preliminari di Champions; poi nella lite con Garrone e nel conseguente addio; infine, con ritorno del figliol prodigo, che però, non è stato capace di ripetersi. 

Dopo sei mesi, - gli ultimi di una carriera passata sulle montagne russe - passati da separato in casa, Cassano dice addio alla Samp. Le ferite lasciate da quella lite che, come un tuono si abbatte sullo spogliatoio Doriano dopo il Derby di ritorno dello scorso anno, non sono state sanata. Vani i tentativi del Presidente Ferrero, che in estate cercò in tutti i modi di cedere Cassano senza riuscirci. 
Ora, dopo una prima parte di stagione in cui FantAntonio non ha praticamente mai visto il campo, arriva l'ardua decisione: la firma sulla risoluzione consensuale è stata posta questo pomeriggio, in Via Venti Settembre a Genova, presso lo studio dell'Avvocato Cameranesi. Ad anticipare l'annuncio dello steso club Doriano - che arriverà presumibilmente nelle prossime ore - è stata la moglie di Cassano, Carolina, che ha postato su Twitter un messaggio premonitore.

Da quelle che sono le prime indiscrezioni, in attesa di trovare un club disposto ad accoglierlo - nelle ultime settimane si parla soprattutto di Serie B e di Entella - Cassano potrebbe continuare ad allenarsi a parte a Bogliasco, quartier generale Doriano che in questi mesi lo a visto all'opera al massimo con i ragazzi della Primavera.
Stavolta però, non ci sarà un altro ritorno: Cassano e la Samp, oramai, sono destinati ad esser ricordati come una di quelle storie d'amore, tanto appassionate quanto impossibili.

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