E' un rullo compressore la Sampdoria di Marco Giampaolo. Nel catino di Marassi, nell'anticipo della mezza della giornata domenicale del sesto turno di campionato, la squadra ligure batte il Milan di Vincenzo Montella costringendolo al secondo stop stagionale dopo quello di Roma contro la Lazio. Undici punti in classifica - con una gara da recuperare contro la Roma - nelle cinque gare fin qui disputate dai blucerchiati, ancora imbattuti in campionato. Vince e convince la squadra del tecnico di Bellinzona, che si affida alle giocate dei suoi attaccanti sudamericani per archiviare nel secondo tempo una sfida quasi sempre in controllo. 

Ai microfoni di Sky Sport il tecnico elvetico ex Siena ed Empoli tra le altre ha così analizzato la sfida: "Probabilmente la miglior partita della Samp da quando sono qui, la prestazione è stata importante, a cospetto del Milan che è una squadra forte, sono contento per tutti. Vado a caccia di miglioramenti, siamo stati spesso discontinui, oggi la squadra per novanta minuti è stata straordinaria, la coreografia aiuta, la gente spinge, l'entusiasmo ti porta oltre i limiti fisiologica. E' stata una grande prova dei ragazzi".

Infine, una battuta sulla coppia d'attacco formata da Quagliarella e Zapata: "Fabio fa le cose per bene, sa smarcarsi, sa se giocare corto o lungo. Duvan è da poco con noi, ma sta dimostrando grande disponibilità".

Migliore in campo senza alcun dubbio il centravanti colombiano ex Napoli Duvan Zapata, autore del gol che ha sbloccato la sfida ma non solo: "Abbiamo meritato questa vittoria, abbiamo lottato fino alla fine, è stata una buona prestazione e vogliamo continuare così. E' importante segnare e giocare bene, lo abbiamo fatto anche chi è entrato ha dato una mano, vogliamo continuare così come squadra è più facile andare avanti. Ferrero aveva detto che finiva 2-1, vi perdonerà? Meglio per noi, stiamo lavorando bene sulla fase difensiva e ora dobbiamo riposare per preparare un'altra gara importante".

Visibilmente soddisfatto in mixed zone anche il patron Massimo Ferrero, che ha così commentato quanto accaduto in campo: “È un anno che i nostri giocatori giocano insieme, il mister ha messo i tasselli giusti al posto giusto. Su Zapata ho lavorato 10 giorni, ma ne è valsa la pena. De Laurentis me l’aveva offerto a giugno, perché voleva Schick, poi ho dovuto essere io a inseguirlo, ma ora – da uno a dieci – sono contento dodici di averlo preso. Obiettivi? Non posso dire nulla, il calcio è imprevedibile”.

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