Quattro partite, altrettante vittorie: fotografia di un novembre perfetto, quello del Torino, che ha rafforzato certezze ed ambizioni di una squadra che ora, sulle ali dell'entusiasmo, punta dritto verso l'Europa. Un entusiasmo che il Toro vuole usare come spinta in un dicembre di fuoco, nel rush finale prima della pausa natalizia: quattro gare ad alta tensione contro Sampdoria, Juventus, Napoli e Genoa che testeranno ancora una volta le reali potenzialità del gruppo a disposizione di Mihajlovic.

Un gruppo che il tecnico serbo ha messo alla prova nella sfida di Coppa Italia contro il Pisa, mandando in campo una formazione zeppa di seconde linee. Un'esame che non tutti hanno superato. Al contrario, Mihajlovic è parso decisamente deluso dalle risposte ottenuto dalle sue "riserve", inevitabile che domenica pomeriggio, sul prato di Marassi, venga riproposta l'artiglieria pesante: nessun esperimento, nessun turnover, il Toro che affronterà i blucerchiati sarà quello dei "titolarissimi". Tra i pochi elementi pienamente convincenti, nel 4-0 contro il Pisa di Gattuso, c'è Daniele Padelli, provvidenziale nel chiudere la porta a Lisuzzo nell'unica vera chance costruita dai toscani: tra i pali, però, al "Ferraris" tornerà Joe Hart, sempre più.

Il britannico è sempre più uomo-squadra di questo Toro: si fanno insistenti, in proposito, le voci riguardanti una sua permanenza in granata anche la prossima stagione. Possibilità che chiaramente aumenterebbero esponenzialmente con una qualificazione europea del Toro. Nessun dubbio sulla linea difensiva: De Silvestri, Bovo, Ajeti e Moretti, titolari in Coppa, dovrebbero riaccomodarsi in panchina per fare spazio a Zappacosta, Rossettini, Castan e Barreca. In mediana Lukic restituirà a Valdifiori le chiavi del centrocampo, Benassi si riprenderà il posto da titolare e la fascia di capitano. L'unico vero dubbio di Mihajlovic riguarda la terza casella del centrocampo: la maglia, in linea teorica, spetterebbe a Baselli, ma Mihajlovic sembrerebbe stuzzicato dall'idea Gustafson, baby svedese che ha ben figurato contro il Pisa.

In avanti agirà infine il "trio delle meraviglie" composto da Belotti, Ljajic e Iago Falque, 22 reti in tre, autentici trascinatori del Toro in questo primo terzo di campionato: saranno inevitabilmente loro gli "osservati speciali" per la difesa blucerchiata.

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Andrea Dalmasso
La scrittura come passione, il calcio come malattia, il giornalismo sportivo come grande sogno.