Tra Torino Sassuolo vince soprattutto lo spettacolo, in un match molto simile al calcio d'estate che alla fine vede i tre punti assegnati ai granata. Nel saluto alla Serie A allo stadio Olimpico Grande Torino, la squadra di Mihajlovic vince 5-3 la classica partita di fine stagione tra squadre senza obiettivi e con le difese un po' troppo aperte. Primo tempo scoppiettante, secondo meno; diversi disastri difensivi e tanti gol.

Sinisa Mihajlovic tiene fede alle premesse gettate in conferenza stampa alla vigilia, confermando l'undici annunciato, senza lo squalificato Ljajic e con Benassi inizialmente in panchina. Dietro, a sinistra, si rivede Barreca; out Zappacosta, a destra c'è De Silvestri. Eusebio Di Francesco, all'ultima con il Sassuolo prima di volare alla Roma, rilancia Defrel in attacco con Berardi e Politano, mentre a centrocampo trova spazio Biondini; in panchina Missiroli, rientrano anche Mazzitelli e Pellegrini. In difesa Gazzola e non Lirola a destra, tra i pali Pegolo al posto dell'influenzato Consigli.

Passano sei giri di lancette, nei quali gli ospiti tentano di creare situazioni pericolose con pochi risultati, prima che il punteggio si sblocchi: Boyé riceve un lancio lungo, punta e si beve Biondini entrando in area da destra, apre il piatto e trova l'angolino sul secondo palo. Il primo gol in campionato dell'argentino viene però presto pareggiato. Al 14' infatti parte la 4x100 neroverde, Berardi conduce centralmente, apre per Politano che pesca l'inserimento di Sensi, Hart para in modo anche miracoloso ma nulla può sul tap-in ravvicinato di Defrel. Non si dà per vinto però il Torino, la contro-reazione è veemente e gli emiliani finiscono per andare di nuovo sotto su un'incertezza di Cannavaro, che esce su Belotti ma viene eluso da un tacco dello stesso che libera Baselli alla battuta, l'ex Atalanta fredda così Pegolo e scrive 2-1 a tabellone, al secondo tiro in porta.

Dopo il nuovo vantaggio i granata tornano ad adagiarsi sugli allori e concedono ampi spazi al Sassuolo, dimenticando anche le marcature a più riprese. Dopo quattro occasioni perlopiù nitide mandate in fumo, il pareggio che si palesa a sei dall'intervallo è un mix di fortuna e bravura: Politano ciabatta il tiro, ma la palla diventa buona per Defrel che anticipa i centrali, immobili, e insacca. Da buona gara di (quasi) calcio estivo, si va da una parte e dall'altra come fosse una partita di basket, le occasioni abbondano e i gol sono la logica conseguenza: Peluso è con la testa in vacanza quando, al secondo di recupero, De Silvestri lo infila sulla corsia interna e, innescato da Baselli, va al tocco sotto per battere Pegolo.

Nel finale scatta anche il nervosismo, soprattutto per delle accese proteste di Acquah e di diversi componenti della panchina granata. Il ghanese non rientra nella ripresa, sostituito da Gustafson. Cambia di continuo anche l'inerzia della gara, chi subisce reagisce e chi è in vantaggio si siede, è il turno del Sassuolo attaccare e Sensi va vicino al 3-3, solo un miracolo di Hart e il palo gli negano la gioia del gol. Il regolare ritmo si interrompe sul capovolgimento di fronte che porta Iago Falqué a realizzare il 4-2, lo stesso spagnolo calcia dal limite col sinistro trovando le pani di Pegolo che deviano sul palo, poi il tocco di Belotti funge da assist per l'ex Genoa e Roma che realizza a porta vuota.

Dopo una lunga girandola di cambi e un'occasione per parte, a firma di Pellegrini e Obi, arriva anche il quinto gol, è Belotti ad andare in fuga solitaria verso la porta, liberarsi di Cannavaro e girare in rete. L'orgoglio spinge il Sassuolo fino al 5-3 dal dischetto, ancora con Defrel, dopo un fallo subito da Lirola. Belotti sfiora la chiusura del set, che non arriva: Torino e Sassuolo vanno ufficialmente in vacanza, l'ultima gioia è per i granata.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]