La conferenza stampa si apre ovviamente considerando il fatto che il Napoli appaia come una compagine imbattibile, De Canio concorda in parte, puntando di più sulla prestazione: "Il calcio è bello per questo, perché concede anche la possibilità a chi è meno forte di vincere contro chi lo è di più. Quello che a me preme di più è soprattutto di vedere una prestazione che dia continuità a quanto visto contro il Sassuolo. Ritengo molto importante questo".

Sul fatto che la squadra manchi di cattiveria sottoporta:"Non è solo la cattiveria o il cinismo che determina il trovare la via del gol, ma anche la serenità. Ci siamo allenati molto in settimana per trovare il gol".

Si nota l'ennesima assenza di Totò Di Natale contro il "suo" Napoli: "Io non dirò che non stava bene. Io vi dico la verità, come vi ho detto dall'inizio. Ho sempre risposto in maniera chiara alle domande. Ho bisogno di giocatori che abbiano la capacità di essere sempre presenti alla gara, che si allenino sempre al massimo, per dare tutto quello che hanno in virtù della necessità della squadra. Non conosco il passato di Di Natale e dei suoi allenamenti. Io sono qui da una partita e ho verificato alcune situazioni all'interno della squadra e, poichè la squadra vive un periodo di difficoltà, ho bisogno che, sotto tutti i punti di vista, tutti siano al servizio della squadra, e non di un singolo calciatore. Anche a Di Natale ho chiesto di fare questo; il ragazzo ha comunque le sue difficoltà atletiche e nel momento in cui dimostrerà questa continuità e questo atteggiamento, sarei un matto a privarmi della sua qualità. Non ho nessuna preclusione verso nessuno. Siamo in 28. Ci sono tanti giocatori che hanno fatto allenamenti come da mia richiesta. Io devo avere rispetto di tutte le professionalità, mantenendo coerenza. Dispiace tenere fuori un elemento di qualità come lui, ma serve un certo criterio nel fare le valutazioni. Lo stesso principio vale per Domizzi. L'Udinese per me si salverà con questa mentalità".

A De Canio poi si chiede che ruolo ricopriranno Bruno Fernandes e Lodi, due dei giocatori di maggior qualità in rosa: "Il mancato utilizzo di Lodi col Sassuolo è stata una scelta tattica, ma da lui ho avuto ottime risposte in vista delle prossime partite. Siamo preparati a più soluzioni. Molto dipende da quello che ci permetterà di fare il Napoli. Abbiamo soluzioni anche per cambiare in corsa, grazie alla duttilità di questi ragazzi". Come si ferma Higuain? "Dobbiamo sempre cercare di fare la partita perfetta, non soltanto contro il Napoli. La qualità dell'avversario darà grandi motivazioni. L'Udinese spesso è stata piccola con le piccole e grande con le grandi. Higuain è uno degli attaccanti più forti al mondo ed è normale che crei preoccupazione e attenzione. Ma se anche fermi lui, ci sono altri grandi giocatori pronti a fare la differenza. La forza del Napoli è la loro conoscenza, i loro movimenti, non soltanto Higuain".

Si domanda se l'Udinese penserà solo a difendersi per prendere un punto: "Se il Napoli ci costringerà a fare questo, non ci vergogneremo, anche se non è nel mio DNA. Credo che difendendosi solo con tutti questi campioni contro diventa difficile. Dobbiamo cercare di fare la nostra partita. Noi dobbiamo pensare a fermare il Napoli solo in ottica salvezza, e non per il prestigio o la gioia del momento". Punterà sul contropiede? "Sottoscrivo che il Napoli gioca il miglior calcio d'Italia e non ho mai detto che dovremmo fermare solo Higuain. Dobbiamo funzionare come squadra e ho incentrato gli allenamenti su questo. Se non siamo tutti pronti allo spirito di sacrificio. Mi interessa la prestazione, l'attenzione e lo spirito di squadra".

C'è spazio anche per le emozioni che proverà il mister, al suo ritorno nello "Stadio Friuli"/"Dacia Arena" e se sapere in anticipo il risultato del Carpi possa influenzare la prestazione: "Tornare in questo stadio ad allenare sarà una cosa bellissima. Sono tornato in un posto bellissimo per me. Rientrare in questo stadio, tra l'altro rimodernato, è ovvio che mi fa piacere, e sarà favoloso sedermi di nuovo sulla panchina. Il risultato del Carpi non deve deconcentrarci e non lo farà perché dobbiamo avere più punti degli avversari diretti alla fine di questo mini campionato".

Infine si cerca di sapere in anticipo l'undici titolare: "Se avete visto gli allenamenti, la squadra la conoscete. Non serve che ve la dica io, tanto l'importante è che la squadra si muova bene, a prescindere dagli interpreti in campo, perché chi ha la palla ha sempre un vantaggio sugli avversari".

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.