Va in archivio la stagione 2016/2017 per l'Udinese. Annata che ha regalato tante emozioni, alcune nel verso giusto, altre nel verso sbagliato. Il mix di queste ha portato ad un'annata alla fine anonima, con un tredicesimo posto finale a quota 45 punti. Ci sarebbe da rimanerci male, se non fosse per il fatto che nelle ultime tre stagioni le cose sono andate decisamente peggio. Un allenatore all'anno, cambi di squadra continui e un 3-5-2 portato da Guidolin che nessuno aveva il coraggio di andare a toccare. Se andiamo invece agli ultimi quattro anni dei bianconeri, questa è la stagione migliore. È stato infatti battuto il bottino di 44 punti conquistato durante l'ultimo anno guidoliniano. Certo, è avvenuto un cambio di allenatore, da Iachini, scelta che aveva fatto storcere non poco il naso e che alla fine si è rivelata fallimentare, si è passati a Delneri. Il modulo invece è stato cambiato per ben tre volte. Si è iniziato con il solito dogmatico 3-5-2, poi si è passati al 4-3-1-2, per poi, con il tecnico di Aquileia, arrivare a un 4-3-3/4-4-2 che è diventato finalmente uno scheletro di gioco che ha portato qualche soddisfazione, con ottime prestazioni casalinghe, contro avversarie sulla carta dello stesso livello e mettendo in difficoltà le big (l'1-1 con la Juventus fa da specchio alla bontà del cambiamento). Ora finalmente si può programmare una stagione con lo stesso allenatore che ha concluso la stagione precedente, c'è un DS come Bonato che fa bene da spalla a Gino Pozzo e c'è un gruppo di base che va ritoccato dove necessario per esprimersi al meglio.

Widmer, in aria di addio... o forse no. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/
Widmer, in aria di addio... o forse no. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/

Si è partiti in realtà già a gennaio con la programmazione. A breve infatti arriveranno ad Udine Lasagna e Barak, che rimpiazzeranno, anche con caratteristiche molto diverse, i vuoti lasciati da Duvàn Zapata, che rientrerà al Napoli per poi essere ceduto, e Kums, mai adattatosi all'ambiente friulano e che tornerà in quel di Watford. Oltre a loro due però, le voci di addio riguardano più di qualche membro della rosa attuale. Tralasciando la situazione portieri, dove verranno effettuati movimenti per assicurare a Delneri un solo estremo difensore (Karnezis, Scuffet e Meret possono tutti e tre ambire alla titolarità) con i gradi da titolare e verrà preso un numero dodici che possa fare da rincalzo, ci sono diversi elementi che quest'anno hanno trovato poco spazio nonostante gli infortuni e in più ci sono giocatori che sembrano poter essere papabili per il grande salto. Se Fofana, Jankto e De Paul sono blindati (e per Samir si cercherà di risolvere l'intreccio che è rimasto sul suo cartellino fin dal momento dell'acquisto), ci sono diversi giovani che non hanno trovato continuità. Come sempre, probabilmente si aspetterà il raduno estivo per valutare bene chi potrà essere utile alla causa e chi no (bisogna tener conto dei soliti 10/20 rientri dai prestiti), però qualche ragazzo qualche risposta l'ha già data.

Lasagna, il primo colpo per la prossima stagione. Fonte: www.udinese.it
Lasagna, il primo colpo per la prossima stagione. Fonte: www.udinese.it

Partiamo dal pacchetto arretrato. Dopo il mercato di gennaio, hanno trovato tutti più o meno spazio. I ragazzi in dubbio sono Gabriel Silva, Alì Adnan ed Heurtaux. Il francese ha trovato pochissimi minuti e bisognerà valutare l'entità del suo ultimo infortunio, ma la cessione, che in inverno era stata bloccata, stavolta sembra certa. Per i due terzini, almeno uno lascerà Udine, per andare a fare esperienza altrove o definitivamente, dato che i limiti sembrano essere di quelli importanti. Per quanto riguarda invece la questione Widmer, gli interessamenti delle big ci sono e sono diversi, ma Gino Pozzo ha recentemente sottolineato come non sia assolutamente da escludere una sua permanenza: "Non c'è nessuno da vendere a tutti i costi, anche Widmer che, per anzianità, potrebbe aspirare a una crescita professionale, sta bene qui, sa che siamo un club di fascia medio-alta e se non ci saranno condizioni particolari, giocherà ancora nell'Udinese." A metà campo la situazione è ben definita e saranno da rimpolpare solo le fasce, che hanno mostrato qualche carenza e sono un discorso che si intreccia anche con la retroguardia e la permanenza dei due terzini sopracitati: "A centrocampo dobbiamo sfoltire un po' la rosa, cercheremo delle alternative che alzino l'asticella della competizione interna, ma in quel reparto, con la scoperta di Balic, una delle poche note positive della gara di San Siro con l'Inter, e con l'arrivo di Barak abbiamo ridisegnato le caratteristiche della mediana, visto che ci sono anche Fofana e Hallfredsson. Ora dobbiamo andare a caccia di esterni per arricchire la rosa. "

Gabriel Silva, tra i possibili partenti. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/
Gabriel Silva, tra i possibili partenti. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/

Per quanto riguarda infine la zona avanzata (che comprende sia le punte che i giocatori dalle caratteristiche offensive, tipo Evangelista), anche qui le cose sono chiare. Manca la punta di peso e ci sono alcuni elementi di cui si può fare a meno. Un esempio è Matos, il ragazzo è stato acquistato dalla Fiorentina per 3,5 milioni di euro. Cifra importante, ma il brasiliano non ha mai lasciato il segno e ha faticato a trovare spazio con tutti gli allenatori che lo hanno avuto sotto la propria gestione. L'assist il giorno del suo esordio ad Empoli resta l'unica "perla" regalata dal velocista ex Vitoria. Tutto fa pensare dunque che si cercherà una sistemazione in prestito per lui, per far sì che trovi continuità per limare i suoi difetti, e la stessa soluzione verrà probabilmente usata per Lucas Evangelista, altro investimento importante che ha però visto altri andare avanti nelle gerarchie. Ewandro probabilmente sarà l'unico giovane con pochi minuti che resterà alla corte di Delneri, dato che i colpi importanti li ha messi in mostra e si tratta solo di aspettare che si adatti fisicamente al nuovo campionato. In entrata invece, oltre a Lasagna, servirà una punta di peso, tanti i nomi fatti fino ad ora, su tutti quello di Pavoletti, ma anche qui Gino Pozzo ha le idee chiare: "Ci serve un attaccante prima possibile. Vorrei che Delneri ripartisse già con il nuovo centravanti in rosa. Perché attorno alle caratteristiche di quel calciatore si costruirà il gioco. Alario del River Plate? Ho sentito anche io le voci. Sono solo voci. Rispondo che abbiamo tre opzioni, una in Sudamerica, una in Europa, un'altra in Italia. Presto tireremo le somme." Appuntamento al 6 luglio, quando ci sarà il primo raduno per la prossima stagione (che non vedrà probabilmente i giocatori impegnati in queste settimane con le nazionali) e molto sarà già definito.

(Fonte virgolettato: //www.tuttoudinese.it)

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.