Esordio nella Serie A 2017/2018 per Udinese e Chievo, due squadre dalla filosofia completamente opposta che hanno lo stesso obiettivo, la salvezza. La gioventù bianconera affronterà la squadra di Maran, consolidata da anni e dall'età media più alta nella massima categoria. I clivensi fanno emergere tutti i limiti della banda Delneri, che viene punita senza appello da Birsa e Inglese, finisce 1-2, avvio in salita per in bianconeri.

Formazione Udinese (4-4-2) - Scuffet; Molla Wague, Angella, Nuytinck, Pezzella; Jankto, Fofana, Hallfreddsson, De Paul; Thereau, Lasagna. All. Delneri.

Formazione Chievo Verona (4-3-1-2) - Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Inglese, Pucciarelli. All. Maran.

PRIMO TEMPO

Partita vivace fin da subito. ll Chievo parte bene e l'Udinese ci mette qualche minuto ad alzare il baricentro, ma anche i bianconeri alzano i ritmi in poco tempo. Padroni di casa che sembrano cercare di più il gol. Lasagna prova al 5' ad approfittare di un' uscita errata di Sorrentino, ma un difensore clivense riesce a metterci una pezza all'ultimo. Pochi minuti dopo Nuytinck svetta di testa su corner, ma la palla sibila sul secondo palo. Al quarto d'ora poi il Chievo non riesce a spazzare una palla, che resta al limite dell'area. Ci arriva il solito Lasagna che calcia, ma ancora una volta per Sorrentino non ci sono problemi, con l'ex Torino che blocca a terra. In quello che sembra il miglior momento per i friulani, i veneti la sbloccano. Su calcio d'angolo, Inglese scatta tutto solo e mette la palla sul primo palo, battendo una difesa sbadata e uno Scuffet parso bloccato nell'uscita (0-1).

Inizia così un'altra partita. L'Udinese inizia ad avere qualche difficoltà e il Chievo si difende con efficacia. Gli scaligeri cercano di abbassare i ritmi della gara, forti del vantaggio e così le zebrette, non ancora al massimo della forma, faticano a creare qualcosa di buono. Dopo alcune punzecchiate tra le due squadre, arriva la prima vera occasione per l'Udinese e Thereau non la sbaglia: bella azione corale e palla al limite dell'area per il francese, che non ci pensa due volte e scocca un tiro rasoterra che batte Sorrentino, grazie a un rimbalzo sul terreno del pallone (1-1). È di nuovo parità e il Chievo rialza il ritmo. Partita che comunque nel finale del primo tempo non ha un dominatore, ma Scuffet (reso forse insicuro dal possibile errore commesso in occasione del gol) respinge un pallone facilmente prendibile, dando agli scaligeri un ultima chance, che però Birsa spreca, mandando il suo tiro a giro di un soffio a fil di palo.

SECONDO TEMPO

Secondo tempo che sembra partire in modo equilibrato, ma ci pensa al 54' Birsa a rompere di nuovo la parità: l'ex Torino  ha spazio sulla trequarti, vede Scuffet fuori dai pali e scocca un tiro che si insacca (1-2). Gran piede quello dello sloveno, ma anche qui il poritere e la difesa bianconera sono da rivedere. Udinese che come prima non ha grandi idee per cercare di trovare la via del gol. Tutte le linee di passaggo vengono interrotte puntualmente e gli attaccanti sono molto statici. Ci prova Lasagna al 61'. Pezzella, passato sulla corsia di destra, lo trova con un cross, ma la torsione di KL15 non basta e la palla finisce fuori. Al 70' altra grande chance per l'attaccante, che però con una girata al volo non capitalizza il batti e ribatti, palla leggermente deviata e che sfiora il secondo palo.

Passano i minuti e i ritmi calano. Pochi i sussulti. Hallfredsson tenta un tiro da fuori innocuo per Sorrentino, mentre Samir perde un pallone pericolosissimo al limite dell'area, rischiando di concedere il terzo gol ai clivensi, ma la difesa in questa occasione è brava a ripiegare. Buona palla per Lasagna all'83', ma l'ex Carpi in girata manda la palla altissima, gettando al vento l'occasione. Altra occasione per il ragazzo all'89'. Gran palla recuperata da Behrami che serve Jankto, il cross del ceco è impattato dalla punta che però trova il gran riflesso di Sorrentino. Finsce dunque 1-2, il Chievo sbanca per la quarta volta il Friuli e si porta a casa tre punti già utilissimi in ottica salvezza.

 

 

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.