Lewis Hamilton trionfa nel gran premio del Messico e si porta a -19 da Rosberg, secondo al traguardo, quando mancano sole due gare al termine della stagione. L'inglese conquista oggi la vittoria numero 51, raggiungendo così Alain Prost nella classifica dei piloti più vincenti di sempre. Alle sue spalle chiudono Rosberg e Verstappen, ma l'olandese, quando è già nel retro podio, viene avvisato di una penalità di 5'' per non aver lasciato la posizione a Vettel dopo aver tagliato la chicande nelle fasi finali della gara. Il pilota della Red Bull scende così in 5° posizione e Vettel, che non aveva nascosto il suo malumore con dei pesanti team radio, sale sul podio tra la gioia degli uomini Ferrari.

In partenza Hamilton scatta bene e riesce a mantenere la testa della corsa, anche se va molto largo alla prima chicane. Alle sue spalle Rosberg deve vedersela con un arrembante Verstappen e i due arrivano anche ad un lieve contatto, che porta il tedesco a tagliare la prima curva, ma che fortunatamente non ha conseguenze. Al via sono stati numerosi i contatti, che hanno visto protagonisti anche Vettel e Massa e, soprattutto, nelle retrovie quello tra Gutierrez, Wehrlein ed Ericsson, che ha portato al ritiro del pilota della Manor e all'ingresso della Safety Car per permettere di ripulire la pista dai detriti.

Ricciardo rientra subito ai box per montare le Medium e torna in pista nelle retrovie, ma appena la gara ricomincia l'australiano comincia subito il suo recupero. Hamilton inizia a staccare il suo compagno di squadra, seguito da Hulkenberg e Raikkonen che, con la Ferrari, dopo un inizio faticoso si fa minaccioso alle spalle del tedesco. Vettel, intanto, dopo un avvio difficile si ritrova alle spalle di Massa, ma non riesce a superarlo e la sua frustrazione si mostra in un team radio davvero poco carino in cui il ferrarista dà dello stupido al brasiliano.

Nel corso del 12° giro arriva il pit stop per Verstappen: anche lui sceglie le Medium e rientra in 11° posizione. Nel 14° giro rientrano anche Hulkenberg e Massa, lasciando così via libera ai due ferraristi ed entrambi iniziano a girare su tempi molto veloci. Arriva il momento anche per il pit stop di Hamilton: siamo nel corso del 18° giro e l'inglese, dopo aver montato le Medium torna in pista alle spalle di Rosberg e dei due ferraristi. Il 21° giro vede la sosta di Rosberg e Raikkonen, anche loro su Medium, che tornano in pista rispettivamente in 3° e 6° posizione. Verstappen si lamenta del fatto che Ricciardo abbia un passo troppo lento e poco dopo l'australiano è costretto a lasciare la sua posizione al compagno di squadra.

Vettel è l'unico tra i primi 10 a non aver effettuato il pit stop e con le sue Soft è il pilota più veloce in pista. Intanto si accende la lotta tra Perez e Massa per la 9° posizione: il messicano tenta l'attacco, ma finisce lungo e deve riaccodarsi al pilota della Williams. Vettel si ferma nel corso del 33° giro, ben dopo 4 giri rispetto alla prima chiamata dai box, e come tutti gli altri monta le Medium, tornando in pista alle spalle di Raikkonen che, invece, si lamenta del grip con le sue gomme. Verstappen, intanto, ha quasi raggiunto Rosberg, mentre le Ferrari sono le monoposto più veloci in pista e Vettel si avvicina sempre di più a Raikkonen.

Nel corso del giro 44, però, il finlandese si ferma per il secondo pit stop, montando ancora le gomme Medium e tornando in pista in 7° posizione alle spalle di Hulkenberg. Il 49° giro vede Verstappen rompere gli indugi: l'olandese approfitta di un'incertezza di Rosberg in fase di doppiaggio per tentare l'attacco alla 2° posizione, ma è costretto al bloccaggio e quindi deve restare alle spalle del tedesco. Secondo pit stop anche per Ricciardo che monta le Soft e torna in pista davanti a Raikkonen. La gara procede senza particolari emozioni, fino a quando, a circa dieci giri dalla fine si accende la lotta tra Verstappen e Vettel per la 3° posizione, con Ricciardo, alle loro spalle, che vuole partecipare alla lotta per il podio.

A 4 giri dal termine, intanto, Raikkonen rompe gli indugi e passa Hulkenberg con un bel sorpasso di potenza. Proprio negli stessi istanti Vettel si appresta a tentare il sorpasso su Verstappen, l'olandese finisce lungo e taglia tutta la chicane, tornando in pista davanti al ferrarista. Dai box gli intimano di lasciare la posizione al tedesco, ma Verstappen non si fa da parte e questo favorisce anche il ritorno di Ricciardo sui due piloti in lotta. Vettel si lamenta pesantemente via radio per il comportamento di Verstappen e Ricciardo tenta di sorprenderlo con un attacco all'interno della curva 4, ma il tedesco difende la posizione, lasciando però via libera a Verstappen, che taglia il traguardo in 3° posizione.

Hamilton, intanto, passa indisturbato sotto la bandiera a scacchi e porta a casa la vittoria numero 51 in carriera, accorciando ulteriormente le distanze da Rosberg che chiude subito alle sue spalle. Alle spalle dei due piloti Mercedes chiudono i tre duellanti Verstappen, Vettel (letteralmente furioso nei suoi team radio contro Verstappen e la direzione gara) e Ricciardo, seguiti da Raikkonen, Hulkenberg, Massa, Bottas e Perez che chiude la top ten. Quando i primi tre sono già nel retro podio arriva la notizia che Verstappen è stato penalizzato con 5'' aggiuntivi al suo tempo, che lo fanno piombare in 5° posizione, lasciando così il podio a Sebastian Vettel.

Ordine d'arrivo GP del Messico

Classifica piloti

1 Nico Rosberg 349
2 Lewis Hamilton 330
3 Daniel Ricciardo 239
4 Sebastian Vettel 192
5 Kimi Raikkonen 178
6 Max Verstappen 175
7 Sergio Perez 85
8 Valtteri Bottas 85
9 Nico Hulkenberg 60
10 Fernando Alonso 52

Classifica costruttori

1 Mercedes 679
2 Red Bull/Renault 422
3 Ferrari 370
4 Force India/Mercedes 145
5 Williams/Mercedes 136
6 McLaren/Honda 74
7 Toro Rosso/Ferrari 55
8 Haas/Ferrari 29
9 Renault 8
10 Manor/Mercedes 1
11 Sauber/Ferrari 0

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Valentina Zuliani
Formula1 addicted, content editor and blogger freelance