Se nella settimana appena passata abbiamo parlato di come, a piccoli passi, la Renault nel corso degli anni stava recuperando rispetto ai due motoristi principali, dobbiamo annotare un ritardo dichiarato direttamente dalla casa transalpina.

Infatti rispetto agli anni scorsi, la scuderia Renault in questo campionato può vantare una costante presenza in zona punti, grazie soprattutto a Nico Hulkenberg che continua a surclassare il suo compagno di squadra, sintomo quindi di un miglioramento continuo che però ancora non rende possibile un confronto diretto con i primi in classifica. Stessa sorte, ovviamente per i motorizzati Renault, vale a dire la Red Bull e la Toro Rosso che hanno accusato un decremento prestazionale importante rispetto allo scorso anno soprattutto in ambito motoristico, come potete notare in questo articolo.

Questo percorso di miglioramento continuo prevedeva uno step importante sulle power unit francesi, prima a Barcellona, poi rinviato al Canada. Apprendiamo però che neanche sull’Autodromo dedicato a Gilles Villeneuve sarà possibile giungere con il pacchetto tanto annunciato da parte dei transalpini. Quindi Renault, Red Bull e Toro Rosso saranno costrette a soffrire più del previsto e dovranno attendere almeno fine luglio prima di vedere la nuova unità motrice. Il motivo risiede nel fatto che i tecnici francesi, in questo momento, non si sentono pronti a portare in pista le soluzioni evolutive del motore. Le prove al banco hanno dato ai motoristi di Viry Chatillon buone risposte per quanto concerne il lato prestazionale, ma restano ancora forti dubbi sull’affidabilità.

Il Team Principal Cyril Abiteboul ha infatti dichiarato: “Vogliamo utilizzare gli aggiornamenti prima della pausa estiva. Stiamo cercando di sincronizzare il debutto della nuova power unit con il ciclo di utilizzo delle stesse da parte dei team, così da introdurre quella aggiornata nel momento in cui i nostri team faranno ricorso al terzo motore”.

Il team manager francese ha anche parlato del programma a lungo termine che si è dato la casa francese: “Stiamo ancora lavorando sullo sviluppo, per vedere se possiamo spingere il limite più in là, ma crediamo che la direzione che stiamo seguendo sia quella giusta. Come ho detto molte volte, dobbiamo curare l’affidabilità: sappiamo che ci sono delle lacune che vanno colmate”. Particolarmente fiducioso sembra essere il progetto del 2018 dove addirittura gli ingegneri transalpini sono sicuri di poter lottare per il podio.

Staremo a vedere, senza dubbio bisogna dare atto alla Renault di essersi messa a lavorare negli ultimi anni, senza disturbare o lamentarsi a livello politico come invece - senza fare nomi - ha fatto la Honda. Certo è che però questo ritardo toglie dalla possibile lotta iridata un team estremamente attrezzato come Red Bull che, per quanto quest’anno non sembri avere problemi solo in ambito motoristico, deve comunque presentarsi con assetti aerodinamici scarichi per compensare la mancanza di velocità del propulsore Renault, andando ad inficiare la prestazione e la gestione degli pneumatici nelle zone miste.

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 Oreste Sicilia
Studente di ingegneria, appassionato di Formula 1 e comunicazione. Potete trovarmi qui https://www.facebook.com/oreste.sicilia