Max Verstappen è sicuramente l’uomo del giorno, con la conquista di entrambe le sessione di prove libere del venerdì, in sella ad una Red Bull che, sinceramente, nessuno si aspettava così competitiva. L’olandese ha infatti ottenuto il miglior tempo al mattino in 1’44”410 mentre nel pomeriggio ha abbassato il limite di oltre un secondo, fermando il cronometro a 1’43”362. A questo va aggiunta la buona prestazione di Daniel Ricciardo, conquistando la seconda e la terza posizione rispettivamente nella prima e nella seconda sessione. Possiamo dunque sostenere che la RB13 sia una vettura che, almeno in ritmo da qualifica, risulta essere attualmente la migliore, anche se dobbiamo considerare che i veri giri secchi si faranno nella terza sessione di domani mattina, quindi non è ancora detto.

Quello che però impressiona è come la Red Bull riesca a mandare subito in temperatura gli pneumatici e, a sentire Verstappen, il tempo sul giro veloce sarebbe potuto essere ancora migliore: “La giornata è stata positiva se escludiamo l’ultimo giro. Tutto ha funzionato benissimo sin dal primo momento, ho avuto ottime sensazioni dalla vettura anche se nella seconda sessione non sono riuscito a realizzare un giro da qualifica soddisfacente a causa del traffico e delle bandiere gialle”.

L’olandese fa riferimento al brutto errore commesso nel finale di sessione, in cui è andato a sbattere alla prima curva, danneggiando pesantemente il retrotreno della sua RB13 ma, nonostante questo ha ben ragione di essere contento di quanto dimostrato quest’oggi: “Credo sia il nostro miglior venerdì dell’anno. Essere primi senza aver potuto realizzare un giro ideale a causa della Virtual Safety Car e dei problemi nel mandare in temperatura le gomme è certamente qualcosa di positivo”.

Detto questo, sorprende quanto trapelato nel corso della settimana, in cui i vertici di Milton Keynes si lamentavano (giustamente) della scarsa competitività della power unit Renault, la quale ha portato sul tracciato azero un upgrade. Dobbiamo dunque pensare che la preparazione alla gara azera sarà stata nei minimi particolari, come sottolinea l’olandese: “Credo che sin dai test al simulatore abbiamo trovato un bilanciamento della vettura ideale. La preparazione svolta in fabbrica è stata ottima e la monoposto ha funzionato bene sin da subito. Questo vuol dire che la correlazione dati era corretta”

Aspettiamo dunque domani per fare qualche analisi in più sulla Red Bull che, se dovesse confermare quanto di buono visto oggi, sarebbe un incognita in più in questo meraviglioso mondiale.

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 Oreste Sicilia
Studente di ingegneria, appassionato di Formula 1 e comunicazione. Potete trovarmi qui https://www.facebook.com/oreste.sicilia