Una sessione di prove libere che ha visto un duello tra Red Bull e Ferrari, con Max Verstappen davanti a Sebastian Vettel di soli 7 centesimi di secondo con Lewis Hamilton subito dietro. Ma la vera sorpresa è vedere le due Mclaren in quarta e quinta posizione, davanti alle altre vetture dei tre top team sopra citati. Ecco la classifica

IL RACCONTO

Dopo un venerdì poco importante da un punto di vista della dimostrazione dei valori in campo, finalmente la terza sessione di prove libere si è svolta su pista asciutta, con una temperatura ambientale di circa 30 gradi mentre quella del tracciato si è attestata attorno ai 39 gradi.

Seppur le condizioni meteo avverse della giornata di ieri hanno dato poche indicazioni, una di quelle che ci hanno fornito è riferita al fatto che la Red Bull ha dimostrato su questa pista come possa dimostrare qualcosa di più rispetto ad essere la terza forza del campionato, così come visto nelle gare precedenti a questa di Marina Bay.

Già nei primissimi minuti abbiamo avuto una piccola rivelazione da parte della Ferrari e della scuderia anglo - austriaca, la quale hanno usato con entrambe le vetture un treno di soft, sintomo che difficilmente sarà un compound che verrà utilizzato in gara, anche se gli imprevisti su questa pista possono rimescolare le carte in qualsiasi momento.

Dopo 10 minuti si è cominciato a fare sul serio, con tutti i top team che hanno montato le ultrasoft, così da impostare la sessione sulla simulazione da qualifica. Nei primi venti minuti si è assistito ad una serie di lamentele da parte dei piloti per via dello scarso grip del tracciato, a causa della pioggia caduta ieri che ha “pulito” eccessivamente le stradine di Marina Bay.

Da registrare l’ennesimo problema tecnico per la Mclaren di Fernando Alonso che lo ha tenuto fermo ai box per qualche minuto. La notizia è che l’inconveniente non si sia registrato nella power unit Honda deficitaria, bensì nel pedale del freno.

Già a neanche mezz’ora dall’inizio della sessione, i piloti hanno da subito spinto al massimo. A dimostrazione di questo, la toccatina di Sebastian Vettel, che si è portato ai box qualche pezzo di cemento di troppo.

Alla mezz’ora comincia un vero e proprio duello tra Ferrari e Red Bull con le Mercedes subito dietro, e Verstappen che ha conquistato il giro più veloce momentaneo. Anche Riccardo stava ingaggiando un gran duello cronometrico, prima che venisse esposta la bandiera rossa per via di un contatto della Sauber di Ericsson con le barriere in uscita dalla curva 19, che hanno portato molti detriti della vettura svizzera sulla pista, con conseguente sospensione della sessione da parte della Direzione Gara.

Subito dopo l’interruzione, abbiamo avuto modo di vedere un giro lampo di Sebastian Vettel, che lo ha portato ad essere davanti a tutti, con 1:41:919 momentaneo, subito battuto da Max Verstappen, pur non avendo fatto il miglior tempo nel primo settore.

Ma quello che è successo alle 12:55 ha qualcosa di incredibile. Fernando Alonso ha portato la sua Mclaren Honda in terza posizione, sintomo che su piste con basso “power sensitive” lo spagnolo ha dimostrato una volta di più le indubbie doti telaistiche e aerodinamiche della vettura di Woking, senza dimenticare le abilità del due volte Campione del Mondo.

A quattro minuti dal termine si è visto Lewis Hamilton, mai in lotta con le primissime posizioni, ma che finalmente è riuscito a fare un tempo degno di nota, portandosi a un decimo e mezzo dall’olandese della Red Bull.

A due minuti dal termine paura per il leader di sessione, con Verstappen che è tornato lentamente ai box per un problema al cambio, risolto con un semplice reset elettronico, dunque senza problemi ulteriori.

Dunque ci si aspetta una qualifica estremamente serrata, con sei vetture a giocarsi la prima fila. Dunque buon proseguimento per questo week-end di gara.