Una delle medaglie d'oro più belle conquistate dall'Italia ai Giochi Olimpici di Rio che sono appena terminati è sicuramente quella di Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero. Una prova di forza impressionante per il 21enne nuotatore italiano, capace di condurre una gara sempre in testa e sostanzialmente in solitaria.

In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Paltrinieri riporta la mente a quella gara: "Ho dimostrato di essere il più forte, avrei potuto andare avanti per altri 5 km. Negli ultimi 100 metri non mi è venuto neanche voglia di dare il massimo, ho provato ad accelerare perchè magari potevo immaginarmi sotto il record del mondo, ma ero così preso dalla situazione che mi stavo già godendo la medaglia in acqua, mi ripetevo "è fatta, è fatta", gli avversari non s'avvicinano: ormai controllo la gara e so che può dipendere solo da me." Proprio questo modo di condurre la gara potrebbe diventare una sorta di "stile personale": "Spero di aver tracciato la linea di questo ricambio generazionale nel nuoto italiano. Penso di avere imposto un nuovo modo di nuotare: sempre in testa."

Gregorio Paltrinieri, corrieredellosport.it
Gregorio Paltrinieri, corrieredellosport.it

La pressione su Paltrinieri c'era prima della gara e Greg non lo nega: "Con la vittoria mi sono liberato dell'attesa snervante, del peso delle aspettative: anche in squadra c'era un po' di tensione perchè i risultati scarseggiavano. Ma sono rimasto concentrato senza farmi condizionare da nulla, sono stato bravo a gestire le emozioni, a tenerle fuori da tutto. Non ho pensato a quanto avrebbero detto, a parte Gabriele Detti, e mi sono comportato da robot. E' stato bello e gratificante." Adesso si ricomincia, destinazione Tokyo 2020"Per cambiare qualcosa nella mia preparazione devo pensarci bene. In questi 4 anni da protagonista dovevo dimostrare tutto, ora che ho vinto tutto e so cosa ho provato per arrivare a Rio, voglio arrivare allo stesso modo ai prossimi Giochi, magari con qualche correzione. Un mese a Melbourne non è stato male, chissà se per la pressione sarò costretto ad allontanarmi un po'. Devo valutare tutto con l'allenatore Morini e la federazione: ne riparleremo, il 15 Settembre ripartiremo da Ostia. Non ho ancora progetti, ma ho sempre detto che mi sarebbe piaciuta un'esperienza all'estero, non so quando e per quanto tempo."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni