"Vincere è difficile, ripetersi è incredibile". Prendiamo in prestito una citazione dell'ex tecnico di Trento volley, Radostin Stoytchev, per raccontare della vittoria di uno straordinario Peter Fill. Bissando il successo del 2016, Fill fa ancora una volta la storia dello sci italiano, e stavolta con un'impresa da libro cuore.

L'altoatesino alla vigilia delle finali di Aspen doveva recuperare 33 punti a Kjetil Jansrud e grazie al secondo posto colto oggi, e al corrispettivo undicesimo posto del campione norvegese, è riuscito a far nuovamente sua la coppetta di specialità. La gara è stata vinta da Dominik Paris che completa una giornata fantastica per i colori azzurri. Una doppietta storica in tutto e per tutto.  

Strategia. Il capolavoro di Fill, e di Paris, è iniziato già ieri quando, dopo l'estrazione, i nostri hanno scelto di scendere con il pettorale numero 1 (Paris) e 3 (Fill). Con uno scenario climatico che prevedeva l'innalzamento della temperatura, e quindi il surriscaldamento del manto nevoso, via via che scorrevano i pettorali la neve diventava sempre meno performante. L'aspetto mentale poi ha fatto il resto: dopo l'ottima prova di Fill, la pressione è andata tutta sulle code di Jansrud che ha pagato dazio alla tensione pasticciando lungo tutto il tracciato. 

Source: Sean M. Haffey
Source: Sean M. Haffey

Aspen. La pista americana di Aspen era bellissima, un po' corta ma molto varia e con delle curvone a metà percorso che hanno esaltato le qualità di Fill. Era dal 1993 che gli uomini non correvano in questa località solitamente protagonista del Coppa del Mondo femminile. Le finali di Coppa, va ricordato, vedono la partecipazione dei migliori 25 atleti della classifica più il campione del mondo junior. La gara, come detto, è stata vinta da Dome Paris che ha chiuso col tempo di 1.33.07 e si è confermato terzo assoluto nella classifica di specialità. Sul podio di giornata Fill (+0.8) ha preceduto un bravissimo Carlo Janka (+0.18) che ha commesso un paio di sbavature di troppo. 

La stagione. Nell'arco dell'intera stagione Fill non ha vinto nessuna gara ma è riuscito comunque a colmare il "vuoto di potere" della Discesa a cui manca, ormai da due anni, un vero e proprio mattatore. I continui infortuni di Svindal hanno tolto di mezzo il fenomeno norvegese che ha trovato nella continuità di Fill il suo erede sul trono della velocità. Due Coppe di Discesa, consecutive, non si vincono per caso, d'altronde: "Vincere è difficile, ripetersi è incredibile" e incredibile Peter Fill lo è stato per davvero.

 Source: Sean M. Haffey
Source: Sean M. Haffey

I primi dieci

1 1 PARIS Dominik 1:33.07   
2 3 FILL Peter 1:33.15   
3 16 JANKA Carlo 1:33.25   
4 20 OSBORNE-PARADIS Manuel 1:33.32   
5 19 THEAUX Adrien 1:33.36   
6 13 GUAY Erik 1:33.38   
6 2 SANDER Andreas 1:33.38   
8 17 MAYER Matthias 1:33.39  
9 4 KRIECHMAYR Vincent 1:33.59   
10 8 CLAREY Johan 1:33.60   

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