È un’estate caldissima. E non parliamo del sole che arroventa le città italiane ed europee, ma dei tanti movimenti di mercato che scaldano tanto le piazze dell’NBA quanto quelle della Turkish Airlines Euroleague. Giocatori e soldi stanno circolando da un angolo all’altro del vecchio continente, con transazioni ed accordi che cambiano faccia a tutte le squadre che parteciperanno alla prossima edizione della massima competizione europea. Andiamo ad analizzarle tutte.

L’Anadolu Efes si rafforza, ed allo stesso tempo toglie pezzi pregiati alle dirette concorrenti: Krunoslav Simon da Milano e Brock Motum dallo Zalgiris Kaunas rappresentano due profili di spessore aggiunti al roster di Perasovic che potrà contare anche quest’anno su Brown, Dunston e Cedi Osman. Per il Baskonia, invece, il gradito ritorno è sulla panchina: Pablo Prigioni, all’indomani del suo ritiro dai parquet NBA, ha deciso di tornare a casa, mettere giacca e cravatta e provare l’avventura da head coach. Un occhio di riguardo, però, merita anche Vincent Poirer, firmato dopo una stagione da 11.2 punti ed 8.1 rimbalzi nel campionato francese con il Paris-Levallois.

Spostandoci in Germania, invece, troviamo il Brose Bamberg del nostro Andrea Trinchieri, ancora saldo sulla panchina. Perso, tra i tanti addii, un azzurro come Nicolò Melli (scopriremo la sua destinazione più avanti in questo articolo) Trinchieri ne trova un altro: Daniel Hackett cerca il rilancio dopo il pesante infortunio che ha praticamente stroncato la sua scorsa stagione con la canotta dell’Olympiakos. Con lui anche Luka Mitrovic dalla Crvena Zveda, oltre a Rubit e Taylor dal mercato interno alla BundesLiga. Mercato interno sfruttato anche dalla stessa Stella Rossa per acquisire la giovane e talentuosa ala grande Jonah Bolden, che troverà ad accoglierlo il roster dell’anno scorso, praticamente invariato eccezion fatta per il già citato Mitrovic. Tante conferme anche per il CSKA Mosca, che dopo una stagione fantastica svanita sul più bello riproverà l’assalto al titolo con De Colo, Hines, Higgins, Vorontsevich e compagnia. Non è bastata invece l’offerta faraonica per trattenere Milos Teodosic, che ha deciso di riprovare l’avventura NBA con la canotta dei Los Angeles Clippers. Per rimpiazzarlo, la dirigenza e coach Itoudis hanno deciso di puntare sul francese Leo Westermann dallo Zalgiris Kaunas, firmato per un anno con opzione sul secondo, oltre ad aver portato in russia Will Clyburn dal Darussafaka.

Per l’Olimpia Milano, invece, c’è da riscattare una stagione iniziata con i migliori auspici e terminata mestamente all’ultimo posto: la novità più importante è l’addio, abbastanza rumoroso, di Jasmin Repesa, sostituito da una vecchia (e gloriosa) conoscenza della nostra palla a spicchi come Simone Pianigiani. Il mercato per ora è ancora quasi fermo, contando solo l’aggiunta di Kaleb Tarczewski, proveniente dalla class of 2016 di Arizona State, ma già aggregato al roster da qualche mese, e il recentissimo annuncio dell’arrivo di un pezzo da novanta come Andrew Goudelock. Tanti i saluti tra i giocatori della scorsa stagione, ma l’EA7 proverà a ripartire dalla voglia di Fontecchio ed Abass, dalla solidità di Pascolo e dall’esperienza di Zoran Dragic. Un solo acquisto, ma assolutamente pesante, invece per il Barcellona: approda in Catalogna Thomas Heurtel dall’Anadolu Efes. Per il francese non servono presentazioni, oltre ai numeri (nessuno come lui per media di assist in carriera in Eurolega, 5.6), la solidità offensiva che riesce a garantire alla settima stagione sul maggiore palcoscenico europeo è sotto gli occhi di tutti. Novità anche in panchina, con un biennale firmato da Sito Alonso, “scippato” al Baskonia dopo essere stato capace di farlo accedere ai playoffs della scorsa stagione.

Continua a far paura a tutti invece il Fenerbahce campione in carica: tutti lo scorso anno hanno elogiato la coesione dello spogliatoio turco, che ha permesso ai ragazzi di coach Obradovic di risalire la china e di dominare la post-season pur partendo con la testa di serie numero 4. A testimonianza di questo, arrivano le conferme praticamente dell’intero roster in blocco, da Antic a Umeh passando per Datome, Vesely, Dixon e tanti altri, al netto dell'addio di Bogdanovic, attratto dalle attenzioni (e dalla moneta) dei Sacramento Kings. Gigione, però, abbraccerà un suo compagno di nazionale, Nicolò Melli, che vede premiata da un contratto con un top-team la sua brillante stagione in maglia Brose Bamberg. Per il reparto guardie, invece, arriva Sinan Guler, scippato ai rivali del Galatasaray.

Tentativo di ricostruzione anche per il Khimki, che pesca in EuroCup per rinforzare il frontcourt con Zubkov dal Kuban Krasnodar, mentre per il backcourt sono già ufficiali gli ingaggi di Stefan Markovic (dallo Zenit) e Charles Jenkins dalla Crvena Zveda, che con Alexey Shved potrebbero formare un pacchetto di tutto rispetto. Scatenato in sede di mercato invece il Maccabi Tel Aviv, con ben cinque novità sul parquet, oltre a quella in panchina: il croato Neven Spahija prende il posto di Bagatskis, arrivato in corsa durante la scorsa stagione. L’innesto più importante è sicuramente il ritorno di Alex Tyus sotto i tabelloni, arrivato insieme a Jake Cohen, anch’egli dotato di doppio passaporto statunitense-israeliano, ma vestiranno la canotta della squadra più blasonata d’Israele anche John DiBartolomeo (MVP dell’ultima stagione col Maccabi Haifa), Micheal Roll e Karam Mashour.

Rinforzi importanti anche per le due squadre di Atene, che riescono a mantenere quasi intatti i propri roster arrichendoli con aggiunte di spessore: alla corte di Sfairopoulos, al Pireo, arriverà infatti dal Brose Bamberg Janis Strelnieks, tiratore importante legato all’Olympiakos da un biennale. Due anni anche per il contratto del lungo Kim Tillie dal Baskonia, tre invece per la scommessa Georgios Borgis da Tenerife. Fa il botto anche il Panathinaikos di Xavi Pascual, che si assicura uno dei pezzi più pregiati sulla piazza: Lukas Lekavicius lascia casa-base (lo Zalgiris Kaunas) per provare l’avventura greca. Nonostante la statura (appena 180 cm) il lituano ha dimostrato di avere attributi e punti nelle mani, e sicuramente aprirà un ventaglio di soluzioni molto interessante. Da segnalare anche il ritorno dal Kuban Krasnodar di Ian Vougioukas.

Lukas Lekavicius | Fonte: twitter.com/FastBreakTR
Lukas Lekavicius | Fonte: twitter.com/FastBreakTR

Pochi movimenti invece per il terzetto spagnolo: il Real Madrid, testa di serie numero 1 della scorsa post-season, si potrà godere per l’ultimo anno Luka Doncic, prima di sentire il suo nome chiamato (verosimilmente tra i primi cinque) al prossimo Draft NBA. Con lui, confermata in blocco la squadra della scorsa stagione, a cui si aggiunge la giovane promessa della cantera madrilena Santiago Yusta. Discorso simile per l’Unicaja Malaga di coach Plaza, che da Andorra pesca il big-man Giorgi Shermandini (ex-Olympiakos) e dall’ALBA Berlino il ventottenne Dragan Milosavljevic, leader nel tiro da tre punti della corsa EuroCup. Si sposta da Tenerife a Valencia invece coach Txus Vidorreta, cinquantun anni, che ha firmato un contratto per la singola stagione con i giallorossi. Ad aspettarlo troverà Thomas, Sastre, Oriola e la giovane point-guard Andres Rico: vent’anni ed un passato nelle giovanili del Real Madrid.

Infine, arriva il momento dello Zalgiris Kaunas, che ha visto volare verso diverse destinazioni le sue stelle e si ritrova a dover ricostruire un roster competitivo: Dee Bost dal Monaco e Vasiljie Micic dai turchi del Tofas Bursa arricchiscono il reparto guardie, arrivando insieme ad un’ala efficace su entrambe le metà campo come Royce O’Neal. Per lui un contratto da un anno con opzione per il secondo, così come per Brandon Davies (un passato in NBA oltre che a Varese), anche lui proveniente dal Principato.

VAVEL Logo
About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.