Non si dichiara sorpreso Kevin Durant nel giudicare la situazione alquanto spinosa che in questo momento interessa i Cleveland Cavaliers, suoi rivali nelle scorse NBA finals. La richiesta di Kyrie Irving di essere ceduto, il precedente licenziamento di David Griffin, I dissapori con Lebron James e le voci su un possibile suo addio alla fine della prossima stagione (se non prima) e tutto quello che ne consegue hanno messo in subbuglio l’intero mondo cestistico, facendo temere agli appassionati un’imminente implosione di una delle realtà migliori degli ultimi 3 anni, sicuramente la migliore della Eastern Conference.

Questa prospettiva non sembra essere condivisa da KD35 che con le sue parole pare voler distendere gli animi su questa situazione: “È solo un normale problema NBA, giusto? Molte squadre sono passate da situazioni simili – dichiara Durant a ESPN – troveranno una soluzione, sono una grande organizzazione, un organizzazione da titolo”. I Cavs sono alla disperata ricerca di asset giovani e di livello in cambio di Uncle Drew, ma le proposte soddisfacenti ad oggi stentano ad arrivare, con il nuovo general manager Koby Altman disposto a continuare questa ricerca anche a regular season inoltrata, costringendo, di fatto, Irving a cominciare la stagione con i Cavs in un ambiente tutt’altro che disteso. Noti sono i dissapori creatisi tra Lebron James e Kyrie, con varie speculazioni a riguardo, e Kevin Durant ha speso parole riguardo anche a questo rapporto che, al momento, pare compromesso: “Non è la fine del mondo. Entrambi hanno vinto un titolo insieme, si vogliono bene. Se Kyrie vuole cercare qualcosa altrove è una sua scelta, sono sicuro che comunque vada finirà nel migliore dei modi per entrambi, ma è solo un normale problema in NBA, semplicemente sono due stelle che sono coinvolte in questo caso”.

Durant è reduce negli scorsi giorni da un pick-up game con Lebron, Carmelo Anthony e altri giocatori NBA, che, come di consueto, si trovano in periodo estivo ed organizzano partite di questo tipo ad alto tasso tecnico e competitivo. KD ha definito questi ritrovi tra campioni come delle normali partitelle tra ragazzi amanti della pallacanestro: “Nulla di troppo serio ad essere sincero, lo facciamo da tutta la vita. Abbiamo semplicemente giocato, se qualcuno vuole giocare ci si trova insieme e si gioca, ma nulla di troppo serio”.

Vedremo se la lettura dell’MVP delle scorse Finals riguardo ai suoi rivali dell’Ohio sarà confermata dai fatti, con una situazione che al momento rimane rappresentata da un grosso punto di domanda in attesa di risposte sia da parte di Irving che da parte del Cleveland Cavaliers.

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Cristiano Fumagalli
Laureato in lingue straniere, appassionato di sport in tutte le sue espressioni. Cestista di estrazione e grande amante della pallacanestro americana ed europea. Nutro anche una grande passione per il calcio e adoro studiare la sua storia e la letteratura che lo riguarda. Adoro intrattenere conversazioni a tema soprattutto sportivo, sono senza mezzi termini malato di sport, ma credo non esista malattia migliore.