Tutti attendevamo il giorno nel quale avremmo scoperto quale fosse stato il futuro di Kyrie Irving. Da quando Uncle Drew aveva espressamente richiesto al front-office dei Cleveland Cavaliers di essere ceduto, è trascorso più di un mese. Tante le voci, i rumors che sono circolati in questo lasso di tempo. Irving ai Knicks, e ricostruzione della franchigia della Grande Mela intorno alla point guard ed a Kristaps Porzings. Irving agli Spurs, con conseguente binomio con Kawhi Leonard che avrebbe permesso agli speroni di fronteggiare l'armata Warriors ad Ovest quasi alla pari. Ed invece, come un fulmine a ciel sereno, ecco la fine di una delle telenovele che ci ha fatto compagnia in questa calda estate: trade tra le due superpotenze della Eastern Conference, con Irving volato in Massachussets in cambio di Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Zizic e una prima scelta al Draft Nba 2018 (quella dei Brooklyn Nets, quindi presumibilmente parecchio succulenta).

Acquistando Irving, è chiaro quale sia il futuro prossimo dei Celtics, ovvero quello di provare a vincere, sin da subito, senza se e senza ma. Dopo essersi assicurata Gordon Hayward, pezzo pregiato della Free Agency 2017, Danny Ainge è riuscito a portare a sè un'altra stella, considerando anche la presenza di Al Horford, dunque un quintetto assolutamente pregiato, con il quale adesso diventa molto difficile nascondere le proprie ambizioni. Rivoluzionato rispetto allo scorso anno - Thomas, Crowder, Bradley ed infine Johnson sono andati via - il roster dei 'verdi' si presenta però ai nastri di partenza della prossima regular season rinforzato rispetto allo scorso anno, considerando anche il fatto di avere la possibilità di poter aspettare la definitiva maturazione dei vari Jaylen Brown e Jason Tatum, oltre che sfruttare la scelta 2018 dei Lakers.

In più, Boston risolve anche la 'futura grana' legata al rinnovo contrattuale di Isaiah Thomas, grande protagonista dell’ultima stagione e pronto, quindi, a chiedere un rinnovo milionario e ingombrante la prossima estate. I 6.3 milioni percepiti quest'anno sarebbero triplicati, con la point guard tascabile pronta a chiederne almeno 20. Il front-office della franchigia del Massachussets era infatti indeciso se puntare tutto sul 'Piccolo Grande Uomo', giocatore senz'altro forte ma frenato da limiti fisici evidenti, oppure modificare in maniera netta la propria strategia e puntare su un altro campione già pronto in grado di spostare immediatamente gli equilibri. Dopo settimane di 'segreto' lavoro, Boston e Cleveland hanno chiuso l'affare, con il general manager Ainge che non solo è riuscito ad assicurarsi uno dei giocatori più forti della lega, ma è stato abile a 'scaricare' la questione rinnovo di Thomas sui Cavaliers. Un'ottima pescata da parte di Boston, che quindi sbandiera a chiare lettere il proprio obiettivo nella prossima stagione: ritornare sul tetto della Eastern Conference e provare a mettere i bastoni tra le ruote ai Golden State Warriors, ancora una volta etichettata da tutti come la squadra super favorita per la vittoria dell'anello.

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Andrea  Indovino
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