Quando a Nyon il Napoli pescò il Nizza, i pensieri del popolo azzurro si rivolsero, tutto d'un tratto, a Mario Balotelli, punta di diamante della compagine rossonera della Costa Azzurra, che tra l'alto non ha mai nascosto la sua ammirazione per il capoluogo campano. L'attaccante, out nel 'primo tempo' del San Paolo poichè alle prese con il recupero dall'infortunio patito nel turno precedente contro l'Ajax, si è presentato all'Allianz Riviera con sulle spalle le speranze dei supporters nizzardi, tifosi che avevano affidato a lui il compito di graffiare il Napoli e portare la squadra, per la prima volta nella sua storia, nell'Olimpo del calcio europeo. Il giocatore visto ieri però è rimasto ai margini della contesa, non ha rappresentato un pericolo per la difesa del Napoli per tutto l'arco della sua gara, fin quando è stato tenuto in campo dal tecnico Lucien Favre. In realtà, non avrebbe rappresentato una minaccia neanche ad una squadra di livello ben più minore di quella allenata da Maurizio Sarri. Un flop colossale, con SuperMario che, forse per le condizioni atletiche non al top, ma anche per le pressioni dovute allo 'scontro' con una squadra italiana, ha fallito l'ennesima occasione di dimostrare il suo valore.

Una gara opaca quella di Balo, che ha pensato più a litigare con gli arbitri che aiutare la sua squadra, bisognosa dei suoi gol per tentare di sovvertire il risultato nefasto dell'andata (in occasione del gol dell'1-0 di Callejon, Balotelli era a bordo campo intento a litigare con il quarto uomo per una fasciatura che gli avrebbe coperto il suo braccialetto). Si è quindi dimostrato piuttosto estraneo alle vicende del campo, facendo addirittura imbestialire il pubblico dell'impianto nizzardo, che lo ha fischiato sonoramente al minuto numero 77, epilogo della sua nerissima serata, quando è stato richiamato in panchina per far posto a Knepe Ganago. Il giocatore non ha per nulla brillato, è stato chiuso nella morsa dell'ermetica coppia difensiva azzurra formata da Raul Albiol e da Kalidou Koulibaly. Sempre anticipato, non ha mai impensierito la retroguardia partenopea, poichè Mario, anche parecchio nervoso con i suoi compagni di squadra, ha fatto poco movimento, risultando essere quindi statico ed innocuo. Molto meglio Plea nella gara d'andata, quando con i suoi guizzi, le sue accelerazioni, creò qualche grattacapo agli uomini di Sarri che in alcune circostanze dovettero ricorrere alle maniere forti per fermarlo. 

A scrivere la parola fine alla serata di Mario Balotelli, ci ha pensato direttamente il suo allenatore che negli spogliatoi ha pronunciato parole che non lasciano spazi a fraintendimenti. 'Quello che ha fatto stasera Mario è totalmente insufficiente, deve dare di più, deve sacrificarsi per la sua squadra'. Spalle larghe quindi per Lucien Favre che non le ha mandate di certo a dire nei confronti di un giocatore chiamato a dare il suo contributo e sul quale la compagine francese punta tanto. Un'altra occasione sprecata per Balotelli, l'ennesima in una carriera che non riesce proprio a riprendere per mano e rilanciarla. Nizza avrebbe dovuto rappresentare la sua rinascita, ma dopo aver vissuto una prima annata appena sufficiente, questa non è nata sotto i migliori auspici.

 

 

 

 

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Andrea  Indovino
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