È solo la Ligue 1, è il grande PSG dei petroldollari, è il modesto Tolosa. Si potrebbero trovare mille scusanti per giustificare una partita come quella di ieri sera, probabilmente anche a ragione. Neymar si è già preso il PSG che era di Cavani, Di Maria, Verratti e Pastore, questa è la certezza. 

Una partita strana, quella contro il Tolosa. In svantaggio, Neymar prende per mano i bleus di Parigi e li trascina alla vittoria. Prima un gol che va a coronare un'azione fantastica in duetto con Rabiot, poi un assist, un rigore procurato ed un calcio d'angolo battuto con somma sapienza per Kurzawa ed infine un gol dei suoi, uno alla Neymar. Porta a spasso la difesa, si accentra ed insacca la palla che decreta la fine della partita. Una partita sontuosa, numeri da far ammattire anche i fantallenatori e che mette in secondo piano il fatto che sul 2 a 1 il PSG sia rimasto in dieci, oltre ad annullare nella memoria collettiva il secondo gol del Tolosa.

Il PSG fa tre su tre in questo inizio campionato e già sembra avere la strada in discesa per il titolo, tanto è l'abisso che separa i parigini dal resto della Francia. Gli investimenti brasiliani, come anche Dani Alves, che hanno caratterizzato il mercato della squadra di Emery iniziano a dare i loro frutti, in attesa della Champions, vera ossessione per Al Khelaifi che quest'anno ha deciso di aggirare il fair play finanziario e prendere uno dei giocatori più decisivi del momento, appena dietro i due mostri sacri Messi e Ronaldo. Duecento e più milioni di euro per l'operazione più dispendiosa della storia del calcio. 

L'esordio in Ligue 1 contro il Guingamp aveva già dato segnali di spessore: gol e assist nel rotondo 0 a 3.  La prima al Parco dei Principi dà certezze di ogni genere. Perchè Neymar è sì un funambolo ma ha anche la giusta personalità per sorreggere un intero reparto ed un'intera squadra. E forse, sotto la Torre Eiffel, saprà dimostrarlo.

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