La Major League Soccer per tanti tifosi italiani resta una realtà lontanissima. Quasi nessuno segue il campionato staunitense, vuoi per la reputazione di lega minore e di basso livello, vuoi per le difficoltà che si trovano nel crearsi un canale di comunicazione con il campionato USA. Una delle poche novelle che è filtrata da quel lontano mondo è stato il rendimento sublime del nostro Sebastian Giovinco, capo-cannoniere (22 reti) a pari merito e miglior assistman (16) alla chiusura della sua prima Regular-Season in America.

E' da Sebastian che partiamo per raccontarvi a che punto del campionato si trovano da quelle parti. L'attaccante nato a Torino è stato questa notte eliminato dai playoffs della MLS, per mano degli acerrimini rivali di Toronto, i Montreal Impact di Didier Drogba. Le due squadre canadesi, inserite nella Eastern Conference della MLS, si sono scontrate stanotte negli ottavi del torneo che porta alla finalissima del 6 Dicembre. E' stato un pesante 3-0 a decretare l'eliminazione di Seba e dei suoi compagni, giunti ai playoffs con in mano il sesto posto della Regular Season, ottenuto ai danni della Olrando di Kakà. Ad una partita dalla fine della stagione regolare però Toronto era addirittura quarta e quindi con il fattore campo in tasca (agli ottavi si gioca in gare di sola andata) negli ottavi di finale che si accingevano ad arrivare. Poi alle 34° vittoria di New England e derby con gli stessi Impact perso per 2-1. Così Toronto in un colpo solo perde il quarto posto e la possibilità di giocarsi in casa il primo match dei POs. Uno smacco per i canadesi che maledissero più volte Drogba, autore dei due gol che ribaltarono lo 0-1 di Altidore. L'ex Chelsea ha chiuso così la sua stagione regolare con 11 gol in 11 gare: una media mostruosa di un gol a partita. L'ivoriano quella media ha ben pensato di rispettarla anche stanotte: suo il terzo gol che al 39° ha chiuso la gara in favore della squadra di Marco Donadel, Reo-Coker ed Ignacio Piatti. 

Montreal Impact - Toronto Fc 3-0
(Bernier, Ignacio Piatti, Drogba)

Montreal (4-3-3) : Bush; Oyongo, Victor Cabrera, Ciman, Toia; Bernier (77° Bekker), Doonadel, Reo-Coker (71° Mallace); Duka (84° Oduro), Drogba, Ignacio Piatti

Toronto (4-4-2) : Konopka; Jackson, Kantari (4&° Zavaleta), Josh Williams, Justin Morrow; Finldey (72° Hercluez Gomez), Cheyrou, Bradley, Jonathan Osorio (70° Marco Delgado); Giovinco, Altidore

Montreal ai quarti incontrerà i ragazzi del Columbus Crew, ai quali - in un tabellone che assomiglia molto a quello del Mondiale per Club - è bastato arrivare secondi in Regular Season per qualificarsi ai quarti, trascinati dal capo-cannoniere in coabitazione con Giovinco Kei Kamara. Già qualificati ai quarti anche i New York Red Bulls che tra l'altro hanno anche conquistato il Supporters Shield, vale a dire la palma di miglior squadra della RS, grazie ai 60 punti ed un +19 di differenza reti che li ha visti prevalere su Dallas, che aveva anch'essa chiuso con 60 punti totali ma con solamente +13 come goal differential.

I Red Bulls ai quarti dovranno invece vedersela con il DC United, che ha avuto la meglio agli ottavi dei New England Revolution  di Jermaine Jones, nazionale USA. Jermaine Jones che non l'ha presa per niente bene quando al 91°, sul risultato di 2-1 per i DC United, l'arbitro ha negato un rigore ai suoi. L'irascibile centrocampista si è così lanciato in una corsa a tutto campo per andare ad aggredire l'arbitro con un paio di spintoni che, seppur contenuti, l'hanno costretto all'espulsione. La partita era stata tuttavia già decisa dalle reti di Pontius e Rolfe, che avevano annullato la perla di Agudelo, autore in rovesciata dello 0-1 che aveva mandato i Revolution avanti. Gran parte del merito per la vittoria dellaa squadra di Thohir va però dato ad Hamid, che con un paio di parate fenomenali ha reso la vita difficile a New England, sia sullo 0-1 che sul 2-1.

DC United - New England Revolution 2-1
(Agudelo; Pontius, Rolfe)

DC 4-4-2) : Hamid; Sean Franklin, Boswell, Birnbaum, Kemp; Pontius (54° Alvaro Saborio), Kitchen, Halsti, DeLeon; Espindola, Rolfe

N.E.R (4-2-3-1) : Shuttleworth; Alston, josé Gonçalves, Farrell, Tierney; Jermaine Jones, Scott Caldwell (87° Kobayashi); Rowe, Nguyen, Diego Fagundez (51° Burnbury); Agudelo (70° Charlie Davies)

Passiamo adesso alla Western Conference, che come prime due in classifica ha portato in dote ai playoffs Dallas e Vancouver. Il primo scontro in ordine cronologico ha opposto i Los Angeles Galaxy, partiti bene e poi calati di brutto, ed i Seattle Sounders anch'essi brucianti allo start della stagione, poi precipitati a causa delle assenze ed infine di nuovo sul pezzo per il gran finale. Una sfida carica di stelle (Giovani dos Santos, il Robbie Keane da 20 gol in 24 presenze e Gerrard da una parte; Oba-Oba Martins, Clint Dempsey ed Ivanschitz dall'altra) e stelline (il giovane Zardes o l'ispiratore Pappa). Con la bolgia del CenturyLink Field dalla propria parte l'hanno spuntata i Sounders, due volte in vantaggio con Dempsey prima e Nelson Haedo Valdez poi e due volte raggiunti (reti di Lletget e Zardes per la franchigia californiana). Sul 2-2 a decidere il match è stato Erik Friberg, ex Bologna, che con un tiro al volo meraviglioso ha punito Ricketts, portiere dei Galaxy anche oggi molto negativo a protezione di una porta che più volte quest'anno è stata violata troppo facilmente, causa errori difensivi inguardabili.

Seattle Sounders - Los Angeles Galaxy 3-2
(Dempsey; Lletget; Haedo Valdez; Zardes; Friberg)

Seattle (4-4-2) : Stefan Frei; Mears, Brad Evans, Chad Marshall, Leonardo Gonzalez (36° Zach Scott); Nelson Haedo Valdez (75° Chad Barrett), Andy Rose, Friberg, Ivanschitz (88° Roldan); Dempsey, Obafemi Martins

L.A. Galaxy (4-4-2) : Ricketts; de la Garza (83° Alan Gordon), Leonardo, Omar Gonzalez, Robbie Rogers; Zardes, Gerrard, Juninho, Lletget (76° Husidic); Robbie Keane, Giovani dos Santos

Combattuto anche l'altro ottavo di finale, con i Portland Timbers e Sporting Kansas City (quest'ultimi campioni in coppa e due anni fa vincitori della MLS) che di perdere proprio non volevano saperne. I gialloverdi godevano del fattore campo, cosa non da poco quando la tua tifoseria è probabilmente la migliore di quelle a stelle e strisce. A portarsi in vantaggio proprio i padroni di casa con Rodney Wallace. Il pareggio che ha protratto la gara ai supplementari l'ha messo a segno il centrale Kevin Ellis. Nell'extra-time si invertono i ruoli: Kansas va avanti con la rete dell'ex Liverpool Nemeth e Portland la riagguanta al fotofinish con la rete di Urruti. Si va ai rigori: dopo due errori a testa nei primi cinque tiri a decidere il match sarà la sfida ad oltranza. Kansas ha ben due volte il match-point: Kevin Ellis prende il palo su quello che poteve essere il 3-4, Abdul-Salaam ne prende ben due con un calcio solo per il 5-6! Si rasenta l'epico, le facce dei tifosi sugli spalti sono incredule: tre pali negano a Kansas il passaggio al turno successivo. I rigori proseguono e mancano solo due tiratori all'appello: i portieri. Tira Kwarasey per i Timbers ed è gol. Il subentrato Kempin di Kansas sbaglia. Come nel migliore o peggiore dei film.

Portland Timbers - Sporting Kansas City 2-2 (d.t.s, 7-6 ai rigori)
(Rodny Wallace; Kevin Ellis, Nemeth; Urruti)

Portland (4-3-3) : Kwarasey; Alvas Elvis Powell; Brochers, Ridgewell, Villafana; Diego Valeri, Jewsbury, Nagbe; Melano (85° Forchive), Adi (106° Urruti), Rodney Wallace (99° Dairon Asprilla)

Kansas (4-3-3) : Melia (84° Kempin); Abdul-Salaam, Besler, Kevin Ellis, Dia; Nagamura, Mustivar, Feilhaber; Zusi, Dwyer, Nemeth (110° Jacob Peterson)

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About the author
Antonello Angelillo
Giornalista di calcio e basket NBA. Adoro scrivere di moduli, giocatori, cambi e tabellini in generale. Amante del calcio inglese, dell'Inter e simpatizzante del Real Madrid.