Da stella del calcio francese ed internazionale a riserva di lusso, fino a finire fuori rosa: la parabola di Samir Nasri ha attraversato tutte le fasi possibili. Da quando, nel lontano 2008, Arsène Wenger lo prelevò dal Marsiglia per una cifra superiore ai quindici milioni di euro: un paio di stagioni davvero scintillanti per il francese con l'Arsenal, capace di mostrare tutta la sua classe ma anche tutta la sua fragilità. Una quantità industriale di infortuni ne limita il rendimento, ma a dargli fiducia, nell'estate 2011, è il Manchester City, che investe 25 milioni di sterline per renderlo protagonista del campionato vinto da Roberto Mancini. Col passare del tempo, però, il rapporto con gli Skyblues si logora, e l'avvento di Pep Guardiola non migliora le cose. Il francese finisce fuori dai titolari, spesso ignorato anche a partita in corso. Nel 2016 arrivò il prestito, con luci ed ombre, al Siviglia dei mille trequartisti di Sampaoli.

Ora, è tempo di una nuova avventura: tutto fatto per il trasferimento di Nasri in Turchia, all'Antalyaspor, che verserà circa 7 milioni di sterline ai Citizens e parecchi altri nel contratto biennale riservato al giocatore.

Lo stesso Nasri ha pubblicato su Instagram una foto che lo ritrae su una scaletta di un aereo, senza rivelare la destinazione, ma le indiscrezioni che filtrano da L'Equipe risolvono subito l'enigma: si tratta di un volo privato, che permette al francese di raggiungere la Turchia per sostenere le visite mediche del caso. Altro elemento di spicco che si aggiunge al campionato turco ed in particolare alla rosa del presidente Gultekin Gencer, che si era già assicurato il talento di Samuel Eto'o e Jeremy Menez. Tre giocatori in parabola discendente quindi ma, soprattutto per i due francesi (entrambi alle porte dei trent'anni) ancora capaci di dire la loro in un campionato non di primissimo livello.

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.