Esplosività ed emozioni nel monday night di Premier League: un pari preziosissimo per il Manchester City, che subisce un gol dall'acerrimo nemico Rooney, prima di chiudere il primo tempo con l'espulsione di Walker. Nel finale, però il subentrato Sterling equilibra le cose, espulso anche Schneiderlin.  1-1 dunque, contro un agguerrito Everton. Andiamo a rivivere tutto, con ordine, insieme.

3-5-2 per Guardiola per l'esordio casalingo in Premier League: confermata la linea a tre dietro, scelto in emergenza Sané, all'ultimo minuto, per qualche piccola noia fisica di Danilo. A specchio, sorprendentemente, anche Koeman: Calvert-Lewin a supporto di Rooney, con Jagielka ad infoltire la difesa.

Prima frazione a senso unico, con L'Everton attento e schierato ed il City voglioso di far male con gli inserimenti ed il tanto movimento offensivo. Nessun pericolo particolare per i due portieri se non per un paio di conclusioni dalla distanza che terminano fuori dai pali. Al ventitreesimo il gioco si ferma, in ricordo delle vittime (23, appunto) del recente attentato di Barcellona. Nella seconda metà del primo tempo è De Bruyne, col mancino, ad impegnare Pickford. Bene il portiere inglese, ma sulla respinta corta arriva Aguero che prova il pallonetto d'esterno: Jagielka, tempestivo, salva mettendo in corner. Il City continua a manovrare col possesso palla, ma paradossalmente l'occasione più limpida arriva in ripartenza: un numero di Gabriel Jesus, da annali, lancia in un 2vs2 Aguero e De Bruyne. Il belga pesca benissimo il taglio del compagno, Jagielka perde il passo e rischia di cadere, ma una finta di troppo dell'argentino gli permette di opporsi a peso morto, con l'ennesimo intervento decisivo del suo primo tempo. Molto poco lucido, invece, nella prima mezz'ora, il Kun. L'Everton trema ancora, con Silva abilissimo a controllare un campanile da urlo in area ed a scaricarlo verso la porta col mancino: Pickford battuto, il palo salva gli ospiti, ma in due minuti la dea bendata (e non solo) completa l'opera. È Holgate a portare palla sulla trequarti destra servendo, all'ultimo momento possibile, Calvert-Lewin. Il talentino britannico sterza, manda al bar Fernandinho e pesca il rimorchio di Rooney: in corsa, l'ex-United appoggia il sinistro e centra lo spazio tra le gambe di Ederson. Il portiere di Guardiola tocca, ma non respinge, e la palla finisce dentro: è 0-1.

Finito sotto, il City traballa, sembra perdere la concentrazione, ma nel finale di prima frazione succede l'inverosimile: Walker subisce in più di una fase l'esperienza di Baines, che lo anticipa costringendolo al fallo in attacco. Arriva il giallo, e due minuti dopo si completa il thriller: Madley si fa ingannare clamorosamente su un lancio lungo, punendo una gomitata inesistente dell'ex-Tottenham, che cerca sì l'avversario ma non allarga affatto il braccio. Fatto sta, arriva la seconda sanzione consecutiva e l'espulsione che manda il Manchester negli spogliatoi in svantaggio e con l'uomo in meno.

Nella ripresa Guardiola punta su Sterling, lasciando Aguero unico terminale e sacrificando Jesus. Ai Citizens però continua a mancare lo spunto negli ultimi 20 metri, con i difensori avversari sempre pronti a chiudere le linee di passaggio. All'ora esatta di gioco, arriva un doppio cambio di Koeman: esce Williams, si passa al 4-2-3-1 con Holgate e Baines bassi e Sigurdsson assieme a Klaassen (subentrato a Davies) a rinforzare la trequarti con Rooney dietro a Calvert-Lewin. La partita si accende di colpo, e Guardiola risponde sostituendo Stones con Danilo e passando anche lui alla difesa a 4. Il match è apertissimo, con un Everton tutt'altro che rinunciatario che pressa uomo contro uomo e attacca a pieno organico, mentre il City - ovviamente - sfrutta tutta l'artiglieria possibile per trovare il pari: né Bernardo Silva né l'altro subentrato Sterling, però, riescono a trovare la porta, anche (nel caso dell'inglese) da posizione molto favorevole dopo l'inserimento sulla destra.

È Pickford, invece, a metterci le manone per chiudere il tiro-cross di Danilo, autore di una grandissima discesa sulla fascia. La linea di Koeman continua a resistere, ed al contempo i padroni di casa sembrano accusare i tantissimi minuti giocati in 10, ostacolati anche da una partita sublime di Gueye. Ed invece, nel momento in cui tutto sembra spacciato, è uno dei più freschi, Raheem Sterling, a rimettere le cose in parità: traversone lungo allontanato male da Holgate, la palla arriva sul piede dell'inglese che, al volo, impatta alla perfezione dal dischetto e fulmina Pickford all'angolino. Il gol rinvigorisce gli Skyblues che si riversano in attacco, e si ritrovano anche in parità numerica: una scivolata di Schneiderlin in una zona del tutto innocua colpisce palla e uomo: troppo per Madley, che estrae il secondo giallo personale, quarto di squadra, ed il conseguente rosso. Nel recupero, da registrare una chiusura da leggenda di Klaassen, che in acrobazia anticipa David Silva prima che questo possa appoggiare, da pochi passi, la palla in rete, e salva il risultato: finisce 1-1 un match intensissimo all'Etihad Stadium.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.