"Sono sdegnato. Penso che, al di là del folklore, questo personaggio dovrebbe subito scusarsi. E se non lo farà ritengo che la giustizia sportiva debba prendere provvedimenti nei suoi confronti. L'episodio di Ferrero è sale sulle ferite per questa vicenda che ha colpito duramente i tifosi e la città di Catania, offesa così, senza motivo, nella sua stessa reputazione. Quando gli scandali hanno colpito la Juve o il Milan a nessuno è venuto in mente di coinvolgere la città di Torino o quella di Milano".

Questa volta Ferrero sembra averla fatta davvero troppo grossa. Con le accuse di morte legate al presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, il numero uno sampdoriano è andato fin troppo oltre le righe di una vicenda che già di per sé inorridisce l'Italia intera. Non ci sta, a ragion dovuta, il Sindaco della città catanese, che attraverso le righe di una lettera indirizzata al padron della Samp, si sfoga ufficialmente chiedendo scusa per le parole ed il linguaggio offensivo utilizzato nell'occasione.

"Catania comincia a respirare un'aria nuova e pulita e dobbiamo dare fiducia a coloro i quali si trovano in una condizione di difficoltà. I tifosi hanno preso nettamente le distanze da questa sporca vicenda e la città non può e non deve pagare per le colpe dei singoli. Di questo gli organi federali devono tener conto. Ci rendiamo tutti conto che alla società rossoazzurra dovrà essere data una punizione severa. Ma noi siamo convinti che debba essere anche giusta, non così pesante da uccidere il calcio a Catania. Questo sarebbe davvero un delitto".

La speranza del signor Bianco, per il futuro del calcio a Catania viene espresso dalle ultime righe della lettera stessa: "Spero che l'attuale assetto proprietario del Catania dia un segnale di discontinuità, di rottura rispetto al passato. Dal canto nostro siamo pronti a contribuire a individuare un amministratore unico, una personalità di altissimo profilo che sia capace di voltare pagina radicalmente. Come ho annunciato fin da subito, siamo disponibili anche a cercare o un imprenditore o una cordata non solo catanese, siciliana o italiana, ma anche straniera, che possano rilevare la società".

Il Sindaco, infine, scende in campo in prima persona nella ricerca di imprenditori pronti ad investire nel Calcio a Catania: "Sto seguendo la vicenda personalmente e ho già avviato i primi contatti, con la cautela che il momento richiede. Non sarà certamente facile, ma ricordo che Catania è una città nella quale investire bene nel calcio può rappresentare anche una redditizia azione imprenditoriale. E questo sia per la grande passione dei Catanesi per questo sport, con uno zoccolo duro di quindicimila abbonati, ma anche per altro. Se infatti qualcuno si farà avanti, lo incoraggerò anche dandogli, com'è ovvio, la possibilità di investire sulla realizzazione di un nuovo stadio. Perché Catania possa respirare una buona aria anche nel calcio".

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