Catania, ma non solo: stamattina il tribunale federale della FIGC ha emesso le sentenze relative allo scandalo di partite truccate e calcioscommesse scatenatosi in questo 2015. Il procuratore Stefano Palazzi aveva emesso le proprie richieste, e si aspettava la giornata di oggi per capire se l'impianto accusatorio fosse accettato o no. Il risultato è stato positivo, per Palazzi, anche se alcune sue richieste sono state rese pià aspre.

Per le sei partite comprate, decisive a mantenere la Serie B, il Catania viene retrocesso in Lega Pro con una penalizzazione di 12 punti, più una multa di 150mila euro, cui vanno aggiunti i 300mila per Pulvirenti, che grazie alle sue ammissioni su cinque delle sei sfide incriminate scampa alla radiazione, cavandosela con cinque anni di inibizione. Sono quattro quelli invece comminati all'ex amministratore delegato Cosentino, con ammenda di 50mila euro. Rispetto alla richieste di Palazzi i cambiamenti sono stati pochi, ma significativi: più che raddoppiata la penalizzazione e aggiunta la sanzione record.

Batosta anche per Teramo (che era stato promosso in Serie B al termine della stagione) e Savona, entrambe retrocesse in Serie D con un'ammenda di 30mila euro, ma senza penalizzazioni. Cinque anni di squalifica anche per i due presidenti, Campitelli e Dellepiane. Bastonato anche il Brindisi, stato escluso dai campionati, mentre il Lamezia riparte da -5 nel prossimo campionato di Lega Pro (con 25.000 euro di ammenda): il Messina, quindi, resta in D. Penalità di 3 punti al Barletta, società fallita e che in ogni caso riparte dall'Eccellenza. Alla Torres -2 punti e 25.000 euro, quindi anche la Pro Patria non viene ripescata.

Per tutti tra una decina di giorni i processi di secondo grado presso la Corte d'appello federale. Entro lunedì le difese dovranno presentare gli eventuali ricorsi. Scontato che lo facciano i legali di Teramo e Savona, probabile che lo farà anche il Catania, nonostante lo sconto.