Marco Sportiello aveva attirato attenzioni importanti su di sè grazie alle prestazioni messe in mostra con l'Atalanta. Il passaggio alla Fiorentina sembrava essere uno dei gradini di una carriera in decollo, ma la scorsa stagione ha segnato una frenata per il portiere. A Firenze stanno cambiando parecchie cose e chissà che anche per quanto riguarda la porta, Pioli non possa scegliere lui come titolare.

Intervenuto in conferenza stampa dal ritiro di Moena, Sportiello si dice pronto a giocarsi il posto con Tatarusanu: "Non mi sento titolare, solo un portiere della Fiorentina come sono Tatarusanu, Dragowski, Satalino e Cerofolini. Devo ritrovare la fiducia venuta a mancare lo scorso anno. Per quanto riguarda l'Atalanta nessuna rivincita: hanno fatto delle scelte, io da professionista le ho rispettate. Non ho nulla da dire, sono alla Fiorentina ora, che è un'altra cosa. iI posto me lo devo guadagnare e devo dimostrare di poter giocare qui, pensando a migliorarmi come portiere giorno dopo giorno e limare le mie lacune". Si torna anche sulla scorsa stagione: "Mi ha danneggiato da una parte ma dall'altra mi ha fatto crescere e capire certi meccanismi. Spero di non ripassare una stagione del genere, ma fa parte del lavoro e può capitare. L'importante è non mollare".

Niente obiettivi sbandierati in mezzo all'estate, ma solo la voglia di creare un gruppo forte e guardare partita per partita: "Vogliamo fare un grande gruppo e pensare partita dopo partita. Non ci poniamo obiettivi: vedremo come andranno le prime partite di campionato e magari a marzo/aprile vedremo dove saremo e quali obiettivi poter raggiungere. Sicuramente gli italiani conoscono meglio il campionato e sanno cos'è Firenze e la Fiorentina per i fiorentini. Ci sono giocatori come Tomovic, Badelj, Dragowski o gli uruguayani che sono molto attaccati alla squadra. Anche loro fanno parte dello zoccolo duro. C'è grande armonia tra di noi". Sarà importante in generale la fase difensiva, spesso insufficiente la scorsa stagione: "Possono capitare annate difficili. Mister Pioli è italiano ed è stato difensore: da quel punto di vista ci può dare una grossa mano per migliorare. Ci stiamo lavorando molto".

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni