La Fiorentina, dopo i rumori, i mal di pancia e i malumori di una piazza che a lungo ha temuto il peggio, inizia a correre a velocità un po' più alta sul fronte del mercato. E nel giro di poche ore ha piazzato due colpi di spessore. Uno per l'attacco, dove diventa sempre più chiaro lo scenario che porterà Nikola Kalinic a indossare la maglia del Milan, e uno sulla trequarti, dove il pur ottimo acquisto dal Nizza del fantasista Eysseric aveva ancora lasciato una falla sulle corsie laterali, dove si risente ancora - ma non per molto - dell'assenza del neo-juventino Federico Bernardeschi. E allora ecco che la dirigenza gigliata, capitanata come sempre dall'occhio vispo e lungo del diesse Pantaleo Corvino, ha proseguito la propria politica di calciatori giovani ma già con un discreto pedigree. E mentre per l'attacco si è rivolto al nostro massimo campionato, con l'arrivo di un giocatore in piena rampa di lancio come Giovanni Simeone, per rinforzare il settore delle ali si è rivolto ancora una volta al campionato francese, che ha già portato in maglia viola - oltre al già menzionato Eysseric - anche l'incontrista Veretout. Gil Dias è il nome nuovo per la trequarti della Fiorentina, e andremo a scoprire di che giocatore si tratta.

Gil Dias è un giocatore che è abile soprattutto a muoversi sul versante destro dell'attacco, con alcune accelerazioni che lo rendono un giocatore decisamente pericoloso nell'uno contro uno. La sua prima avventura nel campionato italiano dovrebbe durare per le prossime due stagioni, visto che la Fiorentina ha stipulato con il Monaco - club proprietario del suo cartellino - un accordo per un prestito di durata biennale, con diritto di riscatto fissato a ben 20 milioni. Un modo come un altro per chiarire il fatto che stiamo parlando di un giocatore dal buon avvenire. Buona la sua ultima annata, sempre in prestito ma questa volta in patria, al Rio Ave, dove ha messo a segno 6 reti e ha servito altrettanti assist giocando tutte e 34 le partite di campionato. Un bottino arricchito dalle prestazioni in coppa di Portogallo e nel doppio prelimiare di Europa League contro lo Slavia Praga. Si tratta, come detto di un giocatore al quale piace partire dall'esterno, indipendentemente dal lato in cui viene schierato: un mancino che se parte dall'out sinistro va sul fondo e prova a servire assist importanti, mentre se parte da destra ha la tendenza ad accentrarsi, sfruttando il suo piede. Un po' come Bernardeschi, dunque.

Pioli può finalmente sorridere?
Pioli può finalmente sorridere?

Poco o nulla da aggiungere, invece, su Giovanni Simeone. Un giocatore che ha vissuto in particolare nella prima parte della scorsa stagione il momento più felice della sua annata di debutto nel nostro campionato. El Cholito ha fatto impazzire le difese italiane con movimenti da rapace dell'area di rigore, uniti a quella fame calcistica che ha contraddistinto la carriera da calciatore - e che non si è smarrita nel passaggio al ruolo di allenatore - del papà Diego Pablo. Proprio il tecnico dell'Atletico Madrid ha convinto Gio prima ad andare e poi a restare in Italia, e con la maglia della Fiorentina, presumibilmente la numero 9 che verrà lasciata libera da Kalinic, proverà a rinverdire i fasti di un altro cannoniere argentino che a Firenze ha fatto sognare tutti: Gabriel Omar Batistuta. Lungi da chi scrive fare dei paragoni, la struttura fisica e le caratteristiche tecniche di Simeone e del Bati non hanno nulla di quantomeno simile, ma vedere un altro cannoniere argentino indossare la nove gigliata farà senz'altro un certo effetto, ai tifosi della Fiorentina e non solo.

Dunque, con il doppio colpo relativo agli arrivi di Simeone e Gil Dias, il mosaico di casa Fiorentina diventa ancor più ricco. Nelle ultime ore, oltre all'ormai ex centravanti del Genoa e all'ala arrivata in prestito dal Monaco, sono infatti stati finalizzati gli arrivi del già menzionato Eysseric, il quale si è assunto una responsabilità non da poco prendendosi la maglia numero 10, e soprattutto Marco Benassi, al quale il tecnico gigliato Stefano Pioli affiderà il compito di fare da catalizzatore in mezzo al campo, affiancato da Badelj per il quale la dirigenza toscana proverà a resistere agli assalti del sempre scatenato Milan, alla ricerca di un giocatore che possa fare le veci di Biglia a tempo determinato. Tutta da seguire, a questo punto, la vicenda che riguarda il futuro di Kalinic: proprio il Diavolo ha ormai le mano sul bomber croato, ma l'eventualità che i rossoneri puntino nuovamente ad un giocatore di maggiore levatura potrebbe portare ad un trasferimento all'estero dell'attuale detentore della 9 viola. Magari in quella Premier League che da sempre rappresenta una ossessione per il giocatore balcanico.

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