C'è un certo entusiasmo in casa Inter, nonostante un ritiro iniziato appena da una manciata di giorni e un mercato che ancora non ingrana. Roberto Gagliardini, che della formazione nerazzurra è tifoso prima ancora che perno del centrocampo, nelle dichiarazioni rilasciate direttamente dal quartier generale estivo di Riscone di Brunico, fa capire che c'è anche intenzione di riscattarsi sotto la guida di Luciano Spalletti, dopo una stagione che l'ex atalantino ha vissuto solo nella seconda metà, e che ha contato ben tre esoneri e un poco edificante settimo posto che ha tagliato fuori la formazione meneghina dalla corsa per un piazzamento nelle coppe europee: "Quest’anno vogliamo fare bene per cercare di riscattarci e stare nelle prime quattro posizioni. Poi vedremo gara dopo gara dove saremo e in base a quello capiremo di più. Fare corsa anche sul Milan? Non è questione di fare la corsa, sono fiducioso sul campionato che possiamo fare quest’anno. È vero che anche altri si stanno rinforzando ma dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di vincere ogni partita".

Un Gagliardini che è stato protagonista anche nel cammino della Nazionale Under 21 ai recenti Europei. Qualche buona apparizione ma anche la macchia del cartellino rosso ricevuto in semifinale contro la Spagna. Un evento che lo ha spinto a scrivere poi una lunga e commovente nota sul suo profilo Instagram, per scusarsi per l'eccesso di foga che lo ha portato all'espulsione. Così il numero 5 interista è voluto tornare sull'argomento: "Quella lettera l'ho scritta per l’errore che ho commesso, ma sono contento per quello che ho fatto io individualmente e per quello che ha fatto l'intera squadra, anche se c'era la possibilità di arrivare in fondo. L'Europeo è stato comunque una bellissima esperienza, era la prima volta per me".

Tornando all'Inter, ci sono due soggetti ai quali Gagliardini è pronto ad ispirarsi per fare un grande lavoro personale e soprattutto una grande stagione. Il primo è Luciano Spalletti, arrivato per ridare gioco e soprattutto lustro ai nerazzurri. Il secondo è Borja Valero, che dopo le 'dimissioni' da Sindaco alla Fiorentina passerà a menare le danze del gioco interista: "Spalletti ha già dimostrato grande personalità e penso possa fare bene anche qui. Lavoriamo con lui da pochi giorni, ma si vede che è molto carico per questa avventura. Lui il top player dell'Inter? Non vorrei parlare di top player perché lasciano il tempo che trovano. La vera forza dell'Inter dovrà essere il gruppo. L'unione dovrà nuovamente portare questo club dove merita. Borja Valero lo conoscevo già da avversario, ma avendolo accanto mi sono reso conto ancora di più di quanto sia forte e delle qualità tecniche di cui dispone".

Nel corso della chiacchierata con i giornalisti presenti, Gagliardini ha parlato anche della passata stagione e di ciò che è mancato all'Inter per chiudere in maniera positiva. E poi lo sguardo si rivolge subito alla prossima annata, con obiettivi chiari e praticamente obbligati: "Purtroppo abbiamo avuto un calo dopo i tanti risultati positivi consecutivi. Non siamo strati bravi a trovare la giusta continuità e in questa nuova stagione dovremo soprattutto invertire questo fattore e pensare solo ai tre punti. Quando abbiamo fatto dieci vittorie sembrava fossi sempre il migliore in campo e invece non era così, quando invece i risultati non ci sorridevano, sono spesso stato etichettato come il peggiore in campo e invece ci sono state gare in cui ho giocato meglio di quando vincevamo. Sul modulo non mi esprimo. Alla fine per me, come per altri calciatori, l'unica cosa che conta è giocare. È arrivato il momento di cambiare marcia, è troppo tempo che si rimane fuori dall’Europa. C’è tutto per fare bene quest’anno".

Si parla anche di mercato con uno degli elementi che, proprio del mercato dello scorso inverno, è stato uno degli uomini copertina. Gagliardini - che ha fatto capire di voler sfruttare anche questa stagione per guadagnarsi in pianta stabile un posto in Nazionale - ammette che gli piacerebbe tantissimo giocare con Radja Nainggolan, salvo poi evitare di esprimersi sul futuro di Ivan Perisic ma ritrovare la parola per commentare le voci che danno l'Inter sulle tracce di un suo giovane compagno ai tempi dell'Atalanta, il difensore Alessandro Bastoni: "Nel gruppo ci si comporta alla stessa maniera di sempre, il mercato è una cosa che riguarda Perisic e la società. Non mi interessa più di tanto. Bastoni è un centrale difensivo mancino, merce rara in questo momento. sa impostare ed è un ottimo giocatore. Nainggolan? Stiamo parlando di un giocatore davvero importante".

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