Quattro sconfitte e cinque partite senza gol all'attivo dopo, il Novara di Marco Baroni rialza la testa e ritrova il sorriso. E che sorriso. Bastano tre contropiedi e quattro gol nel primo tempo ai piemontesi per ipotecare il successo sfruttando al meglio le disattenzioni della difesa dell'Avellino, che crolla sotto i colpi di Nadarevic, Evacuo e Gonzalez. Punizione fin troppo pesante per la squadra irpina di Tesser, che non aveva demeritato nel primo quarto d'ora di gara, dove era andata vicina al vantaggio con Bastien. Con questo successo il Novara sale al quarto posto, mentre gli ospiti restano sempre in corsa per un posto ai playoff. 

Gara che inizia su ritmi lenti e compassati, con i lupi irpini che si fanno vedere con insistenza dalle parti di Da Costa: è Bastien ad impensierire dal limite dell'area la difesa dei padroni di casa. Al quarto d'ora il primo episodio che cambia il match: da una punizione sulla trequarti offensiva dell'Avellino nasce il contropiede del Novara, con Viola che lancia a tutto campo Nadarevic, abile nel controllare la sfera e battere in uscita l'incolpevole Frattali. Il gol sblocca mentalmente la squadra di Baroni, che però subisce l'impeto e la maggiore fluidità di manovra della squadra di Tesser: Castaldo è bravo a favorire la conclusione dalla distanza ancora di Bastien, che però viene controllata in due tempi da Da Costa. E' l'ultimo sussulto degli ospiti, che vengono travolti negli ultimi dieci minuti dalla marea: l'ennesimo contropiede del Novara coglie impreparato Chiosa, che frana su Lanzafame procurando il penalty. Evacuo, ex di giornata, si fa ipnotizzare prima da Frattali, ma si fa perdonare sessanta secondi dopo su un altro contropiede: colpevole, nell'occasione, ancora il centrale degli irpini, che concede troppo spazio all'attaccante di Baroni. Non basta: la squadra ospite va in bambola (espulso anche Tesser) e, nel finale concede tris e poker in rapida successione. Sul cross di Garofalo, Migliorini si fa aggirare da Evacuo, che col destro bacia il palo in estirada, prima che Gonzalez, sempre su rigore, firmi il poker dopo un fallo di Castaldo sullo scatenato Lanzafame ipotecando l'incontro e i tre punti. 

Ad inizio ripresa è ancora la squadra ospite, così come nella prima frazione, a rendersi pericolosa dalle parti di Da Costa: la punizione di Migliorini viene deviata dall'estremo difensore del Novara sui piedi di Bastien, che da pochi passi trova solo i guanti del suo avversario, sprecando una potenziale occasione per riaprire i giochi. La pressione dell'Avellino si affievolisce con il passare dei minuti complice anche l'espulsione di Pucino al decimo della ripresa, ma gli irpini non tirano i remi in barca. Dopo l'occasione per Dell'Orco, che sfiora il pokerissimo di testa, sugli sviluppi di una punzione ma non centra lo specchio della porta difeso da Frattali, è Gavazzi dalla distanza ad accorciare le distanze. Il gol scuote i padroni di casa, che con Nadarevic (prima di essere sostituito) sfuorano ancora il quinto gol, ma il sinistro dell'ala è leggermente a lato. Nella seconda metà di frazione i ritmi inevitabilmente calano alla distanza, con Chiosa che è l'unico a cercare la via del gol sugli sviluppi di una punizione dalla destra di Castaldo. Il Novara si limita a gestire possesso e vantaggio, sfiorando il gol ripetutamente nel finale con Galabinov e lasciando trascorrere gli ultimi dieci minuti prima del triplice fischio finale. 

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