Tra voci di mercato e tante trattative imbastite, primo test sul campo per il Torino di Sinisa Mihajlovic, che nel pomeriggio di oggi si ritroverà ad affrontare il CasateseRogoredo, modesto collettivo militante nel girone B di Eccellenza Lombarda. Non una big, ma una squadra adatta per valutare i primi dati dopo le sgambate di inizio stagione. Senza botti di mercato, l'ex tecnico del Milan dovrà dunque affidarsi ai giocatori presenti in rosa, testando nel contempo alcuni giovani in vita della prossima stagione che, come dichiarato a più riprese anche da Urbano Cairo, dovrà essere quella della consacrazione torinese nel calcio italiano che conta, con un occhio anche ad un eventuale piazzamento in Europa League, sogno non troppo celato del patron granata. 

Prescindendo da quelle che potrebbero essere considerate come trattative minori sotto il profilo economico, il nome caldo del mercato torinese non può essere che quello di Andrea Belotti, il gallo che nella scorsa stagione di Serie A ha cantato per ben venticinque volte. Voluto praticamente da tutta Europa, l'ex Palermo non è stato però ancora richiesto ufficialmente, con vari club che si sono limitati solo a timide esplorazioni. Su di lui, in Italia, forte la presenza del Milan, che avrebbe proposto un'ottantina di milioni e qualche contropartita tecnica respinta, però, al mittente. Sfumato Lukaku, particolarmente interessante anche la pressione del Chelsea, anche se Conte starebbe convincendo Abramovich a puntare su altri profili, Aubameyang o Morata.

Ciò che è certo, comunque, è che la questione Belotti potrebbe tenere banco fino agli ultimi giorni di mercato, con la società granata costretta dunque ad accaparrarsi al più presto un profilo offensivo adatto e da far entrare subito negli schemi di Sinisa. Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, il Torino avrebbe opzionato Duvan Zapata dal Napoli, nonostante le scaramucce che, nelle scorse giornate, avrebbero congelato definitivamente la trattativa. Non particolarmente prolifico sotto porta, Zapata porterebbe con sé fisico ed esplosività, caratteristiche apprezzate da Mihajlovic. Scommettere su un attaccante ancora non in evidenza per il numero di goal, potrebbe però essere un rischio, una scommessa perdente che vanificherebbe quanto di buono costruito nella prima stagione sotto la guida dell'ex Milan