Doveva essere un avvio diverso dagli altri anni... ma evidentemente il buon vecchio vizio di regalare ai tifosi una brutta sconfitta alla prima giornata è rimasto. Contro il Chievo l'Udinese non subisce particolarmente l'iniziativa avversaria, ma gioca malissimo, non mettendo mai in mostra il proprio calcio.

Scuffet 5 - Mostra un'insicurezza non da lui. Qualche piccola critica in precampionato era arrivata, ma per errori che per un giovane non sono un dramma, in questa partita invece non tranquilizza mai la difesa. Sul primo gol forse anche uscendo non ci sarebbe arrivato, ma sul secondo è palesemente fuori dai pali, invitando praticamente Birsa a tirare. Alla fine del primo tempo, su un cross che potrebbe tranquillamente bloccare, respinge la palla coi pugni, permettendo al Chievo di continuare l'azione, conclusa da Birsa con un pericolosissimo tiro a giro. Deve dimenticarsi in fretta questa partita e soprattutto le tonnellate di critiche che si beccherà in questi giorni.

Pezzella 6 - Non ha lampi di genio, ma almeno prova a fare quello che deve fare, ovvero il terzino. Difende con ordine e sulla fascia sinistra arriva fino in fondo più volte, cercando di mettere in mezzo qualche cross pericoloso. Viene spostato a destra e prova a fare la stessa cosa, ma ha il problema di doversi spostare la palla sul piede giusto, anche se all'89', grazie a Behrami, mette sulla testa di Lasagna la palla del possibile pareggio. Partita senza infamia e senza lode. Che, visti i suoi compagni, è già tanto.

Angella 5,5 - Le  pochissime volte che gli avversari si riversano nella trequarti friulana, inizia già a traballare, pur non lasciando mai passare in realtà nè Pucciarelli nè Inglese. In occasione del corner capitalizzato dai clivensi probabilmente potrebbe essere più attento.

Nuytinck 5,5 - Esattamente come il suo compagno perde improvvisamente la sicurezza mostrata fino ad ora, il che è molto strano. Probabilmente si rende conto di quanto il centrocampo fatichi a dare una mano, in entrambe le fasi. Sfiora il gol di testa in avvio di partita.

Molla Wague 5 - Non è un terzino destro e non serve un genio per capirlo. Però non riesce mai a fare quello che dovrebbe fare un giocatore messo in quella posizione. In avanti non si vede mai, dietro non deve svolgere compiti particolari. Anche lui però sul corner incriminato è disattento. (Samir 5,5 - Prima partita ufficiale post infortunio e che manchi la condizione è palese. Non è ancora il Samir che abbiamo conosciuto l'anno scorso. Pochi affondi, passaggi sbagliati e una palla persa da ultimo uomo che poteva rendere il disastro ancora più corposo. Comunque, pur senza condizione fisica, fa vedere di essere più terzino di Wague.)

Jankto 5 - Corre tantissimo. Inutilmente. Non riesce mai a fare una giocata pericolosa e non aiuta mai efficacemente in copertura. Sembra molto confuso e la cosa contribuisce al caos generale in cui cade la squadra. Ogni tanto Thereau lo guarda perplesso, i due dovrebbero costituire uno degli assi principali della squadra, ma in questa partita non si sono capiti.

Fofana 5 - Come Samir rientra da un infortunio grave. Contro il Frosinone si era disimpegnato benino, qua invece sbaglia tutto ciò che può. Ha più di un pallone per far partire dei contropiedi micidiali, ma sbaglia puntualmente il filtrante, facendolo finire su piedi avversari. Che la gamba ancora non ci sia si nota quando, avendo spazio, prova il suo celebre tiro da fuori, facendone uscire una palla facilmente prendibile per Sorrentino. Sul tiro da fuori di Birsa è poco aggressivo. (Perica 5,5 - Corre tanto come al solito e mette un po' di confusione nella difesa avversaria, ma non prende un pallone pericoloso che sia uno e per un attaccante non è cosa da poco.)

Hallfredsson 5,5 - Poca sostanza nella partita dell'islandese. Prova a combinare qualcosa. Tiri da fuori, contrasti, ma gli esce tutto così e così. Non ringhia come dovrebbe sulle gambe degli avversari e fa meno filtro del solito, la cosa si nota, perchè, pur arrivando raramente al tiro, il Chievo passa il centrocampo con troppa facilità.

De Paul 5,5 - Rodrigo "l'anarchico" De Paul è tornato. Corre, dribbla e prova a risolvere la situazione, ma si vede che intende fare le cose da solo, probabilmente perchè vede che i suoi compagni sono spaesati e forse anche perchè gli manca un punto di riferimento come Duvàn Zapata. Quando non gioca per la squadra fatica ad incidere. (Behrami 6 - Sicuramente entra in campo con un piglio diverso rispetto agli altri. Se ha il pallone in zona cerca sempre di conquistarlo, anche con le cattive se serve e nel suo spezzone di gara recupera un paio di palloni che potrebbero essere molto importanti per avviare una manovra, ma non è giornata.)

Thereau 6 - Tante critiche, ma alla fine la butta dentro sempre lui. Sembra di rivivere le frasi che sentivano ai tempi di Di Natale e invece è Cyril Thereau il soggetto di questa affermazione. Si muove pochissimo in attacco, arretrando spesso, per provare a far partire l'azione, cosa che però non dovrebbe fare, perchè la sua qualità serve in attacco. Ha fondamentalmente lo spazio per tirare solo una volta... e la butta dentro. Il capitano di giornata è attualmente l'unico giocatore capace di segnare, gli altri non hanno ancora capito come si fa.

Lasagna 5,5 - Ha tra i piedi tutte le palle gol che non siano la rete di Thereau e le sbaglia in serie. Se sei un attaccante o una seconda punta la cosa è un problema non da poco. A De Paul diedi 7 con il Frosinone pur con le tante palle gol sbagliate, ma l'argentino fa anche altro e il fatto che fosse stato spesso pericoloso in area voleva dire che si era mosso molto bene per arrivare al tiro. Lasagna invece viene semplicemente servito, ma la porta non la centra comunque mai. Fare la prima punta non è nel suo curriculum e si vede che non ci sono le caratteristiche giuste, però almeno un colpo di testa poteva mandarlo in rete.

Delneri 5,5 - Mette in campo l'undici previsto, anche perchè tra infortunii e rientri da essi non ha molte altre alternative. I suoi però lo ripagano con una brutta prestazione, sembrando quasi una squadra alle prime partite con un nuovo tecnico. Il mister le prova un po' tutte, cercando di puntare soprattutto sugli esterni per provare a far male al Chievo, ma non c'è storia. In difesa l'attenzione è poca, il centrocampo non sa che fare e l'attacco non punge. Cosa strana, visto che in buona parte la squadra era quella dell'anno scorso. Vista la forma fisica, forse azzardare settimana prossima un centrocampo rinnovato potrebbe non essere assurdo. Chissà poi se la scelta di lanciare subito Perica dopo l'infortunio sia stata giusta o se forse Bajic, pur indietro fisicamente, avrebbe potuto dare qualche alternativa in più davanti.
 

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.