In continuità con quanto visto stamattina, la Red Bull di Verstappen si è dimostrata la più veloce, con le Ferrari migliori sul passo gara sia con le supersoft che con le soft. Impalpabile Hamilton, mai abbastanza veloce per stare con i primi, a differenza di Bottas. Terza l'altra RB13 di Ricciardo. Molti gli errori, in particolare in curva 8 e 15, con la pista ancora troppo scivolosa. Qui la classifica:

IL RACCONTO

La seconda sessione di prove libere si è aperta con la conferma ufficiale delle prime modifiche alle componenti della power unit Honda. Nello specifico sono stati montati su entrambe le Mclaren un turbo ed un MGU-H nuovi. In più, sulla vettura di Alonso, sono stati sostituiti anche il motore endotermico ed il MGU-K. Dunque in arrivo molte posizioni di penalità per le vetture di Woking.

Dalla pista, estremamente calda, sin dai primi minuti si è vista una Red Bull in forma, sulla scia di quanto avvenuto questa mattina, con Verstappen momentaneamente in testa. L’olandese è parso quello più veloce  a mandare in temperatura le gomme, scendendo per primo sotto l'1:44.

A questo è seguito il festival dell’errore, con molti piloti che sono arrivati lunghi, complice forse l’asfalto molto “scivoloso”. Ha cominciato Danil Kvyat, dritto alla curva 15, poi Vettel che, dopo una sbavatura commessa in curva 1, è andato lungo alla 8 (la curva della strettoia dove questa mattina Perez ha toccato il muro con pesanti danni alla Force India). Dopo circa 20 minuti dall’inizio della sessione si è rivisto Lewis Hamilton, che si è piazzato in seconda posizione a circa mezzo secondo da Verstappen, il quale ha continuato a migliorare il suo tempo, pur rimanendo sull'1:43.

Pare che però la curva incriminata del circuito non possa essere considerata solo quella della “strettoia”. Dalle immagini è infatti parso che molti siano andati a baciare il muro in curva 15, con Kvyat che invece è andato anche a tirar via qualche pezzo. Simpatica situazione tra Vettel e Massa, entrambi, nello stesso istante, sono andati lunghi alla curva 8, con il brasiliano “in fila” al tedesco.

Entrambi i contendenti al titolo sono stati protagonisti di un lungo alla curva 3. Questo susseguirsi di bandiere gialle ha generato una porzione centrale di sessione in cui nessuno è riuscito a migliorare il suo tempo.

Finalmente, a circa 40 minuti dal termine, i big sono riusciti a fare dei giri completi senza errori ne interruzioni. Ha cominciato Raikkonen che per la prima volta è sceso sotto l'1:44 con le supersoft, a seguire anche Vettel e Verstappen che ha rafforzato la leadership. Ha migliorato anche Bottas, il quale si è “giocato il jolly” con un controllo al limite delle barriere in curva 8.

Ma le interruzioni sono continuate, con Palmer che è finito a muro nella fatidica curva 8, causando la bandiera rossa e circa 3 minuti di sospensione delle prove. Alla ripresa si è visto ciò a cui, purtroppo, siamo abituati da troppo tempo, con Fernando Alonso che nel team radio si è visto costretto a dire: “Engine, engine problem”. Dunque la Mclaren MCL32 dello spagnolo si è dovuta fermare, a causa di una ineccepibile fumata bianca sulla bancata destra della vettura inglese.

Altro problema di affidabilità si è riscontrato sulla Haas di Romain Grosjean, il quale un po’ sfiduciato si è lamentato del malfunzionamento dell’impianto frenante della sua monoposto.

Nell’ultima mezz’ora, come da prassi, i top team si sono concentrati sullo studio dei passi gara, con Ricciardo che invece ha completato la sua simulazione da qualifica portandosi al terzo posto. Per quanto riguarda la simulazione per domenica, su gomme supersoft, Bottas e Verstappen hanno girato sul piede dell’1:46 mentre Hamilton, su gomma soft, si è dimostrato circa un secondo più lento.

Come di consueto le due Ferrari hanno differenziato il lavoro, con Vettel che ha inanellato giri con le supersoft mentre Raikkonen con le soft. A circa un quarto d’ora dal termine si sono viste le Rosse, con il tedesco che ha cominciato a girare sull'1:43 basso, che dimostra un ottimo passo gara da parte della SF70-H. Molto interessante quanto fatto dal compagno finlandese, che ha pareggiato al decimo la prestazione del tedesco ma con gomme soft. A dimostrazione di questo, l’Ingegnere di Vettel, Riccardo Adami, ha comunicato quanto segue al suo pilota in radio: “Siamo la vettura più veloce in pista”

Da sottolineare un Hamilton impalpabile, che non si è mai visto con tempi interessanti. A circa 10 minuti dal termine, dopo essere rientrato ai box con la sua W08, se ne è andato sconsolato nell’hospitality.

Finale di sessione inaspettata per Max Verstappen, il quale, per un errore in curva 1, è finito a muro danneggiando la sua RB13. Dalle immagini si è potuto vedere come l’olandese abbia scartato verso la via di fuga troppo tardi e in questa manovra abbia perso il controllo finendo contro le barriere.

 

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 Oreste Sicilia
Studente di ingegneria, appassionato di Formula 1 e comunicazione. Potete trovarmi qui https://www.facebook.com/oreste.sicilia