Sembra difficile, eppure, allo start del mondiale 2018, sulla griglia di partenza di Melbourne, sulla Renault potremmo trovare ancora Jolyon Palmer. Il pilota britannico sta attraversando una stagione difficile e in pochi gli danno fiducia in ottica 2018, tanto che è già partito il toto-nomi per cercare di scoprire chi lo potrebbe sostituire nella prossima stagione, a bordo della Renault. 

Palmer sta vivendo una stagione davvero complicata, come dimostra lo zero nella casella dei punti, dove a fargli compagnia c'è il solo Marcus Ericsson, che, come Palmer, ha il sedile rovente, anche se i suoi sponsor potrebbero salvarlo. Per Palmer, invece, la situazione è più complicata, dato che, oltre allo zero in classifica, c'è anche un confronto nettamente impari con il compagno di squadra, Nico Hulkenberg, giunto quest'anno alla corte di Abiteboul e già capace di tirare fuori il massimo dalla Rs17.

I nomi per sostituire Palmer sono tanti e si va dai giovani Sergey Sirotkin, Nicholas Latifi e Oliver Rowland, entrati in ottica Renault e promettenti anche in vista della F1, al sogno di molti, che si chiama Robert Kubica. Il polacco, dopo 6 anni e mezzo, è tornato a bordo di una F1 ed ha lasciato a bocca aperta tutti, per velocità, passo e tenuta fisica. Molti lo vorrebbero rivedere a bordo di una monoposto, alcuni lo vorrebbero già in pista in questa stagione, magari proprio al posto di Palmer, finito nell'occhio del ciclone. 

Però, c'è anche chi difende Palmer ed è una persona molto importante, perché si tratta di Cyril Abiteboul, ovvero di colui che prende le decisioni in casa Renault. Abiteboul, innanzitutto, ha chiuso a possibili cambi a stagione in corso e ha, poi, ribadito l'intenzione di Renault di proseguire il rapporto con Palmer, nel caso in cui il britannico dimostrasse di meritare il sedile della casa francese. Abiteboul, infatti, ha spiegato: "Se riuscirà a ribaltare la situazione, come è stato in grado di fare lo scorso anno, siamo completamente aperti ad un futuro insieme per un ulteriore anno. La stabilità è una cosa senz’altro positiva per la squadra, per questo lo abbiamo confermato l’anno scorso visto che con l’arrivo di Hulkenberg non volevamo cambiare entrambi i piloti. Comunque dipende tutto da lui, sa che il team deve valutare cosa sia meglio per il proprio futuro”.

Abiteboul ha proseguito analizzando come, alla base delle prestazioni deludenti di Palmer, ci siano anche problemi come la scarsa affidabilità della Renault, che hanno minato la fiducia del pilota: "Abbiamo visto molte buone cose da Jo, sia durante i test invernali che durante la stagione. È capace di tirar fuori dalla vettura un passo molto buono, i suoi feedback sono sempre molto accurati, si impegna veramente molto per il team. Purtroppo ci sono stati anche degli errori, sia suoi che nostri. È evidente che l’affidabilità della vettura è stata più debole nalla sua parte del box. Questi fattori lo hanno portato poi a una perdita di fiducia in se stesso, che l’ha poi portato alla situazione attuale”.

La speranza, per Palmer e per Abiteboul, è che Jolyon riesca a replicare la seconda parte di stagione del 2016, dove chiuse più volte a ridosso di Kevin Magnussen e finì anche a punti, a Sepang.

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