Dopo la veloce escursione oltreoceano si ritorna in Europa per uno degli appuntamenti più tortuosi del calendario, il Tour de Corse. Chiamato anche Rally of 10000 turns, il Tour de Corse è da sempre una delle gare storiche del WRC, resa spettacolare dalle sue tortuose strade che non lasciano respiro né al pilota, né al navigatore. Uno dei Rally su asfalto più belli che da tre anni a questa parte è ritornato nella serie maggiore.

Con il ritorno dell’asfalto, torneranno a giocarsi la vittoria gli specialisti del fondo, tra questi probabilmente vedremo duellare Ogier e Neuville, a cui potrebbe aggiungersi Dani Sordo. Questi sono i favoriti principali, ma in una gara così bella e particolare mai dire mai.

Il Tour de Corse è solo il quarto Rally di questa stagione 2017, una stagione che fino ad ora si è rivelata una delle più avvincenti degli ultimi anni, con ben tre vincitori diversi in tre gare e chissà che in Corsica non arrivi addirittura il quarto, visto che un certo Thierry Neuville è ancora alla caccia della vittoria. La stessa vittoria che gli è sfuggita per ben due volte, anche se c’è da prestare, come sempre attenzione ad Ogier, che su asfalto non ha mai avuto rivali. Potrebbe rivelarsi una sorpresa anche Dani Sordo che è uno dei tarmac specialist del WRC, mentre gli altri dovranno faticare un po' per tenere il passo.

Uno su tutti Hayden Paddon, reduce da un buon allenamento sulle nostre strade sanremesi, ma che da sempre soffre su questo tipo di fondo. Grossi punti interrogativi per Latvala e Tanak, che su asfalto alternano da sempre buone prestazioni ad altre con risultati disastrosi. In casa Citroen, invece, occhi puntati su Meeke, che proverà a riconfermarsi subito dopo la vittoria in Messico ed infine ritroviamo il velocissimo Breen che potrebbe fare molto bene in Corsica.

Meeke in azione in Messico | Photo: Rallyssimo
Meeke in azione in Messico | Photo: Rallyssimo

Il percorso è molto diverso da quelli del resto del Mondiale, anche per la sola planimetria generale. Tutto ciò perché anche quest’anno, l’organizzazione del Tour, ripropone il format scelto nelle ultime edizioni, che prevede poche Prove Speciali, ma tanti chilometri contro il tempo. Le prove Speciali, infatti, saranno solamente 10, ma i chilometri totali saranno ben 316, per una media di circa 30 a PS.

Si parte giovedì con lo Shakedown, dove i piloti cercheranno di trovare il giusto compromesso al set-up per affrontare nel migliore dei modi queste particolari Speciali. A questo punto inizieranno le vere ostilità. Venerdì sveglia presto, alle 8:15 si esce dal parco chiuso e tutti verso la prima PS da ben 31 chilometri, che servirà ai piloti giusto per scaldarsi.

Tempo di un rifornimento e subito in strada per la seconda PS, che prevede altri 29km fatti di infinite curve. Giunti al traguardo, per i piloti ci sarà l’attesa pausa pranzo prima di ripartire, subito nel primo pomeriggio, per le PS3 e PS4 che supereranno la lunghezza totale di 60 chilometri. In tutto ciò ci sarà un dettaglio da non sottovalutare, ovvero il fatto che gli equipaggi non potranno usufruire del parco assistenza, se non a fine giornata.

Il sabato mattina parte con una bella sveglia da 48mila metri, che andranno a formare la PS5, mentre la PS6 sarà di soli 17 chilometri. Superato lo scoglio mattutino tutti a pranzo e in assistenza, pronti a ripartire per la ripetizione delle due PS nel pomeriggio.

La domenica, visto che è giorno di festa, si esce dal parco chiuso prestissimo: alle 7:15. Assistenza veloce e poi subito in strada, per la PS più lunga di tutto il Rally: 53 chilometri.

Superata la prova fiume della domenica mattina, tutti pronti per l’ultima, importante, Speciale: la Power Stage. Con soli 10.42km può sembrare una semplice formalità, vista anche la lunghezza delle altre PS, ma qui molti si giocheranno punti preziosi e allora guai ad alzare il piede, perché, come abbiamo visto con Neuville, spesso le Power Stage possono salvare un week-end o rovinarlo, come stava succedendo a Meeke in Messico. Conclusa la Power Stage, tutti a Porto Vecchio, per la cerimonia di arrivo. Il Tour de Corse non è stato mai così bello ed intenso, come quello che ci aspetta quest’anno.  

Kevin Creatini

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.