Musica internazionale - Il bilancio dei primi 6 mesi
Foto di bbc.co.uk

Nel calderone della musica internazionale, le proposte si moltiplicano al ritmo forsennato con cui nascono i milioni di artisti che le producono: tra giovani in cerca di consacrazione, gruppi e musicisti che ormai l'hanno ottenuta decenni fa, sorprese che sbaragliano la concorrenza, questi primi sei mesi di uscite discografiche ci hanno regalato diverse novità positive così come brucianti delusioni. Ecco un bilancio di questa prima metà del 2017.

TOP 3 ARTISTI

3. Tra i più attesi di quest'anno nel panorama pop, il ritorno di Katy Perry è stato uno dei più sorprendenti: nessuno, o pochi, si aspettavano un album come Witness, lavoro nel quale la cantante californiana ha rischiato non poco di perdere una buona fetta di fan cercando di concentrare le più disparate tendenze degli ultimi anni in quindici canzoni. Per lei arriva la conferma come una delle punte di diamante della musica pop internazionale, un'icona destinata a durare, in un mondo discografico nel quale ciò sembra sempre più impossibile.

2. Dopo aver shockato i fan meno tardivi con il duetto con i The Chainsmokers, i Coldplay hanno stupito nella maniera opposta, ovvero con un ritorno alle origini: i due singoli All I Can Think About is You e A L I E N S, tratti dall'EP Kaleidoscope in uscita in questi giorni, riprendono le atmosfere a cui i britannici hanno abituato nei primi anni della loro carriera, accontentando anche i seguaci della prima ora con due pezzi di una qualità che da tempo sembrava dimenticata dalla band di Chris Martin.

1. Il vero "vincitore" di questa prima metà dell'anno è senza ombra di dubbio Rag'n'bone Man: non solo perché Human è stata a lungo in vetta alle classifiche dei passaggi radio, non solo perché ha una voce più unica che rara, ma per il disco nel suo complesso, tutt'altro che al servizio del singolo trainante, come spesso accade ultimamente; il cantautore britannico ha rilasciato un lavoro delicato, con una forte impronta soul combinata con le sonorità più moderne, dimostrandosi un artista da tenere d'occhio per il futuro.

Rag'n'bone Man - Human, la copertina (foto di genius.com)

FLOP 3 ARTISTI

3. Inutile dire che sono più i delusi che i soddisfatti dell'evoluzione degli Imagine Dragons, che con il loro Evolve si spogliano di tutte le caratteristiche che li rendevano (quasi) unici per abbracciare un pop rock di matrice coldplayana che ha convinto ben poco tutti gli addetti ai lavori, facendo piovere le recensioni negative, nonostante il singolo Thunder stia spopolando nelle radio.

2. Doveva essere l'album della consacrazione per Ed Sheeran, ma il "redhead" irlandese non va molto oltre il singolo Shape of You e a tutti gli effetti il disco non soddisfa appieno chi si aspettava un proseguimento di carriera conforme ai promettenti inizi del ragazzo. Inoltre, il singolo estivo Galway Girl non ha riscosso il successo sperato, rimanendo molto al di sotto della suddetta hit invernale.

1. Il passo falso più clamoroso di questo 2017 è finora rappresentato dai Linkin Park: se nessuno chiede più loro un ritorno al rock/metal, è pur vero che nessuno si aspettava un disco inqualificabile come l'ultimo One More Light, un concentrato di pezzi orecchiabili senza alcun mordente che non è stato ben accolto da gran parte dei fan, come dimostrano le non eccelse posizioni raggiunte in classifica, se si esclude la settimana d'uscita.

LE CONFERME

Tra gli artisti che si confermano su buoni livelli, spiccano i Depeche Mode, tornati alla carica dopo quattro anni e dimostratisi ancora in forma nonostante l'età con l'ottimo album Spirit; ma a livello di conferme, il genere che più ne presenta è senza dubbio il rock, sia per quanto riguarda i live, sia a livello di nuove uscite. Per quanto riguarda i live, abbiamo potuto ammirare in Italia i concerti di Radiohead e Green Day, che hanno mostrato come le band siano ancora in grando di reggere il palco e di saper alternare sapientemente i classici ai nuovi successi, in un mix che ha pienamente soddisfatto gran parte del pubblico accorso ai concerti (a questo proposito, menzione speciale agli organizzatori degli iDays a Monza, vera parata di stelle come ormai se ne vedono poche nella nostra Penisola). Dal punto di vista delle nuove uscite, la conferma maggiore nel panorama rock arriva dall'album solista dell'ex Genesis Steve Hackett, che ha deciso di seguire l'impronta folkeggiante del precedente Wolflight rilasciando un album di assoluta qualità chiamato The Night Siren. Meno convincenti, ma non per questo meno di successo - anzi - le uscite di Deep Purple e Roger Waters (ex Pink Floyd).

I Radiohead all'iDays di Monza - foto di ilpost.it

LE SORPRESE

Della sorpresa più grande se ne è parlato più sopra (Rag'n'bone Man), ma questa prima metà dell'anno ha offerto anche diverse uscite positive piuttosto inaspettate: prima della classe in questo senso è la giovane neozelandese Lorde e il suo album Melodrama, che già dal singolo apripista e opener Green Light ha fatto intendere di aver raggiunto uno stile musicale molto più consistente di quello dell'esordio ed è attesa al varco per la definitiva consacrazione in occasione della prossima uscita. Un'ulteriore sorpresa arriva dal rock ed è rappresentata dai Royal Blood, gruppo conosciuto nel genere per via dell'utilizzo di un basso distorto al posto della chitarra, che con il singolo Lights Out ha dimostrato di saper creare delle vere e proprie hit rock, riscuotendo un discreto successo.

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