Fabio Fognini supera il primo ostacolo a Cincinnati, Western & Southern Open. Batte in due set Daniil Medvedev ed incontrerà Thiem al 2T, TDS N°3.

Gracile gigante, bollente nichilista. Sotto lo sguardo glaciale, Daniil Medvedev nasconde un carattere difficile da levigare. Tra gesti non consoni - tutti ricordano le monetine lanciate all'arbitro dopo la sfida con Bemelmans - e colpi base che viaggiano a velocità proibite, sfida Fabio Fognini, talento parzialmente scapestrato sfociato dalla leva azzurra dell'87. Ottimo con il dritto e con il rovescio, eccellente nello spezzare lo scambio. 

Contesa molto tirata sin dall'inizio, con 15 tutt'altro che scontati e scambi dispendiosi. Fognini è solido al servizio, rischia soltanto quando perde gli appoggi in difesa e viene mangiato dal tennis del russo, ma in generale esce bene dallo stesso; in risposta riesce a variare con discreti risultati, puntando sulla deficitaria mobilità del suo avversario chiamandolo a rete. Medvedev a sprazzi in battuta, son dolori quando accende la spia verde e lascia andare il braccio. Bene da fondo - riesce a tenere lo scambio senza grattacapi - ferisce soprattutto con il rovescio; in risposta sbaglia alcuni spostamenti laterali, ma è debordante quando azzecca la risposta.

Il match scivola senza patemi sino al 2-2, con una palla break annullata da ambo le parti. Il primo svincolo della gara arriva nel gioco successivo. Fabio pecca di lucidità dal 30-30 in poi, cedendo il servizio sul dritto lungolinea terminato lungo. Rischia l'imbarcata, ma fronteggia bene il pericolo e ritrova la strada. E' la scossa che rianima il suo tennis: il ligure sale di colpi, attacca, ricama, e sottopone il suo dirimpettaio ad un ritmo asfissiante. Recupera il break di svantaggio, salendo 5-4 con il servizio. Nell'11° gioco, un doppio fallo lo condanna a cedere nuovamente il servizio, ma un Medvedev magnanimo e recidivo - sbagliata per ben due volte la direzione del passante - restituisce break. Prolungamento cervellotico, tra mini-break e contro mini-break. La spunta Fognini, set.

Parziale che si apre subito sotto il segno di Fognini, il quale vola a doppia palla break. Sul 15-40, Medvedev inchioda due servizi vincenti, e ripete la stessa sinfonia nelle due palle break successive. Persa l'occasione, Fabio soccombe nel 4° game, regalando il vantaggio con un doppio fallo. La stranezza del match viene confermata dall'ennesimo harakiri: Medvedev - sotto 0-15 - commette due doppi falli, e apre la strada all'azzurro, bravo ad indurlo all'errore. E' il preludio a ciò che succederà nel game successivo, quando Medvedev torna a fare la spola tra ace/ servizi vincenti, ed unforced grotteschi. Stavolta però non basta, Fognini strappa il servizio dalle grinfie di Medvedev e sente la vittoria. Il match non regala altri colpi di scena, Fabio chiude 6-4.

F. Fognini b. D. Medvedev 7-6(5) 6-4