Prevenire è meglio che curare, avrà pensato Roger Federer dopo la finale persa contro Alexander Zverev. Atto finale travisato, con l'elvetico che non è riuscito a contenere l'esuberante avversario. Imballato, compassato e pesante sugli appoggi, Federer ha salutato la contesa dopo poco più di un ora, incassando la miseria - per uno come lui - di 7 game. 

Finito il match ed i festeggiamenti di rito - bello il siparietto scherzoso tra i contendenti - l'asso rosso crociato si è concesso alla stampa, facendo scattare i primi campanelli d'allarme tra i fan e gli appassionati. "Stanotte andrò a Cincinnati e deciderò se prendere parte al torneo o meno. Lungo tutta la settimana, qualche dolorino credo sia normale quando torni a giocare sul cemento. Vedremo come mi sentirò. Da adesso fino agli US Open, devo trovare la migliore condizione per essere lì nella migliore condizione possibile. Ci saranno palle e condizioni differenti, un gioco differente in un campo nuovo, dove non ho mai giocato poiché l'anno scorso non ero a New York. I prossimi giorni saranno importanti per prendere una decisione riguardo Cincinnati. Penserò agli US Open, voglio arrivarci con la migliore forma possibile. Vincere il 20° Slam - 3° dell'anno - sarebbe incredibile"

Poi - nella giornata di ieri - ecco l'annuncio: Federer non giocherà Cincinnati, aprendo le porte del paradiso a Nadal. Il maiorchino - dalla prossima settimana - sarà N°1 grazie ai punti che Murray perderà causa ritiro dal 1000 americano. Ma la guerra è aperta, lo stesso Federer conferma: "Meglio essere N°1 al fine anno, che dopo gli US Open"

Un altro ritiro colpisce il circuito. Ieri, nella sessione d'allenamento, Kei Nishikori ha accusato forti dolori al polso ed è stato prima costretto a fermarsi, poi ad ufficializzare il ritiro in serata. Dolore avvertito dopo un set giocato contro Dimitrov, suo partner per l'occasione. Il dolore cronico al polso preoccupa staff e medici, vedremo quale sarà la decisione per gli US Open

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez