Grigor Dimitrov si qualifica per gli OT del Western & Southern Open, in onda a Cincinnati. Supera un Juan Martin Del Potro colpito anche dalla sfortuna. Affronterà Sugita o Khachanov. 

Murales, vessilli, bandiere. L'umile eroe di Tandil dal braccio bionico ma debole, il cuore pulsante di una città intera che lo ama in maniera viscerale. Juan Martin del Potro torna l'anno scorso dopo l'ennesimo stop, riesce a calamitare orde di persone al suo angolo e firma l'ennesima rinascita. Nell'anno in corso, più delusioni che successi. Dall'altra parte della rete c'è Grigor Dimitrov, l'ex scudiero scelto di Federer, il quale ha trovato la sua costanza nell'incostanza. 

Il primo a prendere in mano le redini del gioco è Dimitrov. Il bulgaro abbraccia un servizio pungente e ficcante, costringendo l'avversario ad arretrare progressivamente sempre più. In risposta - nel 2° game - mette subito le carte in tavola. Il servizio di del Potro risulta claudicante; la prima non entra, la seconda non rimbalza alta, risultando tenera e facilmente attaccabile. Dimitrov si apre il campo insistendo sul rovescio menomato dell'avversario - costretto a dover giostrare colpi usando il back per via del cronico problema al polso - per poi cambiare repentinamente lato spingendo con il dritto, lungolinea o inside-out. Vola senza colpo ferire 0-40, ed alla seconda opportunità timbra il break.

Dimitrov - Fonte: @STsportsdesk / Twitter
Dimitrov - Fonte: @STsportsdesk / Twitter

Dimitrov risale da 0-30 nel game successivo, e conferma il break volando 3-0. Iniziano ad intravedersi lampi di del Potro, il quale esce dal torpore mattutino lasciando andare il dritto e provando a forzare il rovescio da fondo, con l'idea di ammazzare subito lo scambio senza protrarlo. Centrato anche il servizio, con il quale riesce a fare la differenza in battuta. Affiorano le prime avvisaglie alla corte del bulgaro: nel 5° game il sudamericano riesce a trovare timing e pesantezza con il dritto, approfittando di due doppi falli del suo dirimpettaio, ma non riuscendo a creargli grandi problemi. Il set scivola via docilmente; sul 5-3 delPo ha un occasione per prolungare il set, ma Dimitrov inibisce le sue speranze con tre servizi pesanti e vincenti

del Potro - Fonte: @DiarioDeTenis / Twitter
del Potro - Fonte: @DiarioDeTenis / Twitter

Secondo set fotocopia del primo, a parti invertite. Dimitrov appare leggermente irritato per le polemiche di fine set con l'arbitro, e nel mentre subisce il ritorno dello tsunami del Potro. Quest'ultimo salta più rapidamente sulla palla, attacca con ancora più veemenza ed ha in pugno un Dimitrov sceso di tono. 2° game, ed è già break. Il servizio torna a fare da padrone fino al 2-4, quando delPo accusa dolore al polso e Dimitrov ne approfitta per colmare il gap. Traiettorie più corte per il sudamericano, che prova a contenere i colpi e a non spingere, ma viene trafitto dal bulgaro che si riprende il maltolto. Si ritorna in equilibrio, prima di un ultimo colpo di coda del sudamericano. Dimitrov si addormenta, e Del Potro prova a fare il colpo grosso: va tre volte a palla set, ma non converte mai. Sfortunato, il sudamericano accusa un forte colpo di calore, che gli provoca giramenti di testa. E' la resa definitiva: delPo perde gli ultimi due game e lascia la presa. Passa Dimitrov.

Dimitrov - Fonte: @WeAreTennis / Twitter
Dimitrov - Fonte: @WeAreTennis / Twitter
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About the author
Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez