Alex, il successo l'aveva costruito turno dopo turno, già dalla giornata di venerdì. Velocissimo sul passo gara, imprendibile nel giro secco. La pole con cui aveva sbaragliato la concorrenza era un messaggio chiaro sulle intenzioni del giovane dei fratelli Marquez, stavolta sì, impeccabile dalla prima all'ultima curva. Nessuna sbavatura, nessun brivido o errore nella gestione delle gomme. Stavolta, dinanzi al pubblico di casa, quello catalano, Alex Marquez fa il Marc, dominando dall'inizio alla fine il Gran Premio di Catalunya, sul circuito del Montmeló
Alle spalle del missile con il 73 sul cupolino, c'è il tricolore di uno splendido Mattia Pasini, ancora a podio dopo il capolavoro del Mugello. A chiudere le posizioni da podio è Tom Luthi, 3^ e capace di rosicchiare preziosi punti nella classifica del mondiale. Il leader infatti, Franco Morbidelli, è incappato in un weekend poco felice, concluso solo al 6^ posto.

Alex Marquez, vincitore del GP di Barcellona. Fonte foto: Getty Images Europe.
Alex Marquez, vincitore del GP di Barcellona. Fonte foto: Getty Images Europe.

Forte di un passo gara decisamente superiore rispetto al resto della compagnia, già dallo start è Alex Marquez a far valere la pole position. Il minore dei Marquez non ha intoppi nel rilascio della frizione, evitando brutte sorprese e attacchi alla curva uno. Alle sue spalle, l'ottimo Pasini si occupa di Baldassarri, mentre dalla fila due, salgono con veemenza Morbidelli e Luthi. Alla prima chicane i due si trovano appaiati, con Tom costretto ad allargare ed eccedere oltre il circuito. Al ritorno in pista, il 12 svizzero viene inghiottito dal gruppo immediatamente alle spalle della coppia Azzurra lanciata all'inseguimento di uno scatenato Marquez.

Mentre 'il Morbido' e 'il Paso' si scambiano di posizioni, davanti è Marquez a dettare un ritmo infernale. Al primo passaggio, il gap è già di un secondo abbondante. Al secondo, il divario si dilata oltre i due secondi. Lo sforzo del 73, efficacissimo con i suoi pneumatici viene confermato anche nei passaggi successivi, con il divario dal quartetto chiuso da Luthi e Oliveira a pochi centesimi dal toccare i quattro secondi.
Dopo la sfuriata iniziale, il margine del catalano si stabilisce sui quattro secondi rispetto a Mattia Pasini, unico in grado di mantenere un passo pressoché simile a quello del fuggitivo. Alle spalle di Pasini, - unico ad utilizzare una gomma più dura, e dunque più performante nel finale di gara - Morbidelli è costretto ad incassare prima il sorpasso di Luthi, poi quello di Oliveira, favorito da una perdita di aderenza nel posteriore della Kalex n.21.

La fase centrale di gara conferma quanto fatto vedere nelle prime battute; il ritmo di Marquez, dopo la sfuriata iniziale si attesta sui tempi dei diretti inseguitori. Pasini, riesce ad evitare il ritorno di un aggressivo Tom Luthi, mentre Morbidelli è costretto a cedere anche la quinta posizione in favore di Baldassarri.
L'atteso calo delle gomme colpisce solo il povero Manzi, costretto a fermarsi per un deterioramento anomalo all'anteriore. Davanti invece, le speranze di Pasini, scattato con la mescola più dura per attaccare nel finale, si sgretolano settore dopo settore. Marquez infatti, non accusa alcun segno di cedimento cristallizzando di fatti, tutte le posizioni di testa.

Mattia Pasini, splendido 2^ al Montmelo. Fonte foto: Getty Images Europe.
Mattia Pasini, splendido 2^ al Montmelo. Fonte foto: Getty Images Europe.

Gli ultimi tre passaggi non riservano grosse emozioni in termini di sorpassi, con i protagonisti principali ben saldi nelle loro posizioni. L'ultimo passaggio è una passerella di fronte al pubblico di casa, quello di Barcellona, per il giovane Marquez. Alex, emulando suo fratello, domina al Montmelo, riaprendo sempre più un mondiale che ad inizio stagione si era incanalato nel verso peggiore. Ancora sul podio un Mattia Pasini giunto sotto la bandiera a scacchi in mono ruota. A completare la festa del podio è un consistente Luthi, ora a sette lunghezze dal leader del mondiale Morbidelli. Quarto posto per Oliveira, a -40; quinto un altrettanto ottimo Baldassarri. Completano la top 10 Morbidelli, - il deluso di giornata - Navarro, Quartararo, Vierge e Syarhin.

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