Si sono fatti attendere, forse qualche minuto in più del dovuto e del lecito, ma alla fine i protagonisti della gara d'esordio del Mondiale di MotoGP hanno dato vita a una gara splendida in quel di Losail. Alla fine a vincere è il grande favorito della vigilia, un Maverick Viñales costretto a inseguire dopo una partenza non smagliante, ma capace di mettere a segno una rimonta importante sulla base di quanto si è visto anche in inverno nei test. Secondo un superbo Andrea Dovizioso, capace di resistere e di sognare la vittoria nonostante l'inferiorità di ciclistica e di gomma. Terzo Valentino Rossi, ed è un risultato nettamente al di sopra delle previsioni, mentre vanno al di sotto dei pronostici Marc Marquez (4°) e Jorge Lorenzo (11°). Cade Andrea Iannone, ritirato Danilo Petrucci.

Si parte c'è subito la prima clamorosa sorpresa: è Johan Zarco a chiudere il primo giro davanti a tutti. Il francese guida la sua moto come se fosse quella con cui ha vinto il titolo in Moto2, mentre Lorenzo sbaglia una curva e finisce nelle retrovie, e alle spalle del leader ci sono Iannone, Marquez e un grande Dovizioso. Rossi nel frattempo inizia a rosicchiare posizioni una dopo l'altra, mentre continua il comando sorprendente del transalpino, il quale si fa però tradire dall'emozione e dalla gomma posteriore, dopo 5 giri: Zarco cade, il comando lo prende Marquez. Il campione del mondo, però, patisce nettamente le condizioni della pista e delle sue gomme, che di fatto gli fanno cedere il passo a Dovizioso e a Iannone. Tuttavia, l'abruzzese perde la moto e cade.

Valentino non molla mai
Valentino non molla mai

Situazione di classifica favorevole anche a Viñales e Rossi, che risalgono dalle retrovie. Lo spagnolo fa vedere il ritmo che tutti hanno visto nei test invernali, e infila prima Marquez e poi Dovizioso, prendendosi la testa del Gran Premio. Anche Rossi riesce a scavalcare il campione del mondo in carica, con uno super Aleix Espargaro che si gioca una prestigiosa quinta posizione con il suo connazionale e veterano Pedrosa. Viñales sembra poter fare un sol boccone della Ducati di Dovizioso, ma il motore scoppiettante di Andrea riesce a portarlo ancora in testa con un grandissimo sorpasso all'inizio del terzultimo giro. Nel frattempo, Rossi si guarda bene dall'inserirsi nella lotta tra il connazionale e il compagno di box, forse soddisfatto del terzo posto.

La gomma morbida non sembra tradire un Dovizioso eroico con una moto più difficile da gestire rispetto alla Yamaha di un Viñales quasi sorpreso dalla resistenza dell'italiano. Nel frattempo Marquez si avvia verso un anonimo quarto posto, ben lontano dalle posizioni che valgono il podio ma con una prestazione decisamente meno deludente di un Lorenzo che invece rimane fuori anche dalla Top Ten. A un giro e mezzo arriva un altro sorpasso da parte di Maverick, che però non riesce a prendere la fuga per via di una guida non esattamente pulita. Così le speranze di vittoria di Dovizioso non si vanificano e si concentrano tutte sul rettilineo in avvio di ultimo giro: questa volta però la distanza è troppa anche per la DesmoDucati, e Viñales con un grande ultimo giro mantiene la vetta. Dovi chiude secondo davanti a Rossi, poi le Honda ufficiali e un super Espargaro sull'Aprilia.

L'ordine di arrivo
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