Dopo che la prima sessione di libere aveva dato dati ben poco indicativi essendosi disputata con asfalto bagnato, nel pomeriggio i piloti sono tornati in pista con il tracciato asciutto e temperature più alte, con condizioni quasi ottimali visto che ancora c'erano chiazze umide qua e là. Jerez è una pista sulla carta pro Yamaha, anche se a svettare sono sorprendentemente le Honda: Dani Pedrosa è il più veloce nel venerdì spagnolo, con un tempo di 1:39.420, facendo una differenza importante rispetto a tutti gli altri. Il secondo crono appartiene ad un Jack Miller apparso particolarmente in palla in questa giornata, ma è abbastanza lontano da Pedrosa, incassando 544 millesimi di distacco, elemento che aggiunge valore al tempo dello spagnolo. Terzo è poi Cal Crutchlow, che continua a dimostrare solidità ed un livello di competitività stabilmente alto in questo inizio di stagione.

Il weekend di Jerez si preannunciava difficile per la Ducati, essendo la pista sfavorevole alla caratteristiche della Desmosedici, ma le FP2 hanno dato indicazioni confortevoli, forse più ottimistiche di quanto si pensasse alla vigilia. Jorge Lorenzo è autore del quarto tempo in 1:40.291, distante 8 decimi dalla vetta, ma a far ben sperare la casa di Borgo Panigale sono le sensazioni positive che ha avuto lo spagnolo. Un'altra Desmosedici lo segue ed è quella di Danilo Petrucci, più lento di appena 87 millesimi rispetto al numero 99. La prima delle Yamaha è solo sesta, con Maverick Vinales che deve accontentarsi di un best lap personale in 1:40.379; il 22enne di Figueres ha perso tempo e probabilmente feeling con la moto essendo incappato come altri in una scivolata alla curva 9, a causa di una chiazza umida, ed è probabilmente dovuto a ciò il suo tempo lontano dai migliori. Da segnalare il fatto che quella di Vinales sia l'unica M1 tra i primi dieci: è seguito infatti da Alvaro Bautista, poi Andrea Dovizioso, mentre chiudono la top ten i due fratelli Espargaro, nono Aleix in sella alla sua Aprilia, decimo Pol con una buona KTM.

Più indietro Valentino Rossi, solo 12° nelle FP2 ed alla ricerca di un bilanciamento migliore della moto, in quanto la metà del suo svantaggio deriva dall'ultimo settore della pista, mentre è molto veloce nel secondo. Un altro big attualmente fuori dai primi 10 è Marc Marquez, che tuttavia ha scelto di non montare gomme nuove nell'ultima uscita, motivo per cui non ha migliorato il proprio tempo, mentre in precedenza aveva dimostrato di poter stare col suo compagno di squadra. Ancora una volta in difficoltà Andrea Iannone con la sua Suzuki, che sembra una moto nemmeno lontana parente di quella che era stata apprezzata molto spesso nel 2016 per la sua facilità di guida.

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