Dopo lo spettacolo offerto dai piloti del Motomondiale a Le Mans, tutto il circus delle due ruote arriva in Italia, su uno dei circuiti più spettacolari e amati del mondiale: il Mugello. La tappa toscana del calendario a due ruote è una delle più seguite di tutto l'anno, sia per il circuito, spettacolare per il mix di curve veloci, lente e rettilinei, dove moto e piloti sono messi a dura prova, sia per il paesaggio che circonda il circuito toscano.

IL CIRCUITO - 15 curve, 5245 metri di lunghezza ed un insieme di curve che mettono alla prova anche i piloti più forti, questo è l'autodromo internazionale del Mugello. Situato nei pressi di Scarperia e San Piero, il Mugello Circuit, è stato costruito nel 1974 ed è stato di proprietà dell'Automobile Club di Firenze, che lo aveva fatto costruire con l'intento di sostituire il Circuito stradale del Mugello, considerato troppo pericoloso. Acquistato dalla Ferrari nel 1988 il circuito fu sottoposto ad una profonda opera di ristrutturazione, che lo dotarono delle migliori infrastrutture. Il fatto che sia di proprietà Ferrari permette, poi, un aggiornamento continuo del Circuito, con lo scopo di mantenerlo sempre inalterato nel disegno. Il circuito è nel calendario del Motomondiale dal 1994, anche se già in precedenza si era corso al Mugello.

Il tracciato in sé è caratterizzato da un rettilineo in salita lungo oltre 1 km, seguito dalla curva San Donato, dove è importante frenare il più tardi possibile. Seguono la Luco e il Poggio Secco, che immette su un rettilineo che porta alla staccata della Materassi, una delle più violente. Subito segue la curva di Borgo San Lorenzo dove è fondamentale uscire bene per approcciare il rettilineo che porta alla S della Casanova-Savelli. Una curva dove si vede la differenza tra i piloti. Una delle curve più difficili del mondiale, un rapidissimo cambio di direzione in discesa, dove devi guidare come un chirurgo, perché un minimo errore di valutazione ti porta ad essere drammaticamente largo, e perché la seconda delle due è anche in contropendenza. Un’uscita corretta dalla “Esse” sarà fondamentale, perché poco dopo c’è la serie più famosa del mondiale: Arrabbiata 1 e Arrabbiata 2. Due curvoni veloci, dove, come dice Valentino Rossi, si vede chi ha il manico di farle in pieno. L’uscita dalla Arrabbiata 2 è fondamentale, anche perchè s'imposta alla cieca senza vedere il cordolo di uscita e si deve fare in piena fino alla successiva Scarperia. Anche in questo caso è una staccata corta e secca, con in più una sconnessione proprio in impostazione di traiettoria che può essere traditrice. Si frena forte per chiudere quanto più possibile la prima curva e uscire forte dalla seconda (Il Palagio). Segue la curva del “Correntaio”, dove si arriva molto forte e bisogna staccare in leggera discesa, anche qui, come in altre occasioni si frena un po' "lungo" e si lascia correre la moto in ingresso. Segue un’altra “esse”, la Biondetti, che porta all’allungo che precede la Bucine: l’ultima curva. Ancora in discesa ed è dunque una frenata molto violenta proprio perché la moto in discesa tende ad andare per la tangente. Offre più soluzioni di traiettoria, ma guai a sbagliarla all'ultimo giro, soprattutto se si è in bagarre. Ci si troverebbe inevitabilmente risucchiati in rettilineo perdendo la posizione.

E così si arriva all’allungo finale, che porterà sotto il traguardo.

RECORD - Se viene considerata la pista di Valentino Rossi un motivo ci sarà. Il Dottore ha vinto in terra toscana per 9 volte, di cui 7, consecutive, in MotoGp. Dal 2010, però, il Mugello è terra di conquista spagnola, tanto che Jorge Lorenzo ha vinto 6 volte qui. Naturalmente anche il record di pole appartiene a Valentino Rossi, che è partito per 6 volte dalla prima casella. Il record sul giro, in gara, appartiene a Marc Marquez, che nel 2013 fermò il cronometro in 1'47.639, mentre nel 2015 Andrea Iannone si scatenò in qualifica e fece segnare il tempo di 1'46.489. Allo stesso Iannone appartiene anche il record per la velocità di punta più alta: 354.9 km/h.

FAVORITI - Maverick Vinales, dopo la Francia, sembra il favorito assoluto, anche perché Valentino Rossi non sembra al top dopo la caduta con il cross. Il catalano della Yamaha, lo scorso anno soffrì con la Suzuki, ma quest’anno una vittoria sarebbe già una seria ipoteca sulla vittoria iridata, specialmente con Marquez e Rossi lontani nel mondiale. Proprio Marc, dopo la caduta in Francia, e il 2° posto al photofinish dello scorso anno, vorrà vincere a tutti i costi in Italia, sia per riprendere il ritmo, sia per cancellare al più presto la fregatura francese, dove, invece, ha brillato Dani Pedrosa. Lo spagnolo sembra tornato ai fasti di qualche anno fa e sembra sorretto da una buona forma, tanto che negli ultimi tre Gp ha collezionato due podi e una vittoria, a Jerez. Jerez dove a sorprendere fu la Ducati, specialmente di Jorge Lorenzo. Se, escluso lo Spielberg, c’è un circuito adatto alla Ducati, è il Mugello e Lorenzo sembra uno dei piloti più forti qui in Italia. Certo che non starà a guardare Andrea Dovizioso, autore di una buona prova in Francia, dopo alcuni GP non all’altezza. Il forlivese vorrà tornare sul podio che gli manca dall’esordio stagionale e quale occasione migliore, se non il GP di casa?

Chi viene da un Gp di casa trionfale è Johann Zarco. Il francesino, esordiente, è stato, fino ad ora, fenomenale. All’esordio in Qatar era in testa, prima che le gomme lo tradissero, poi ha ottenuto tre piazzamenti in Top5 ed infine, a Le Mans, è salito sul 2° gradino del podio.

Fonte: motogp.com

VALENTINO, SI O NO? - E ora arriviamo ad una delle questioni più importanti del week-end, cosa farà Valentino Rossi? Non tanto in pista, ma scenderà in pista o darà forfait dopo l’incidente della scorsa settimana, dove ha preso una bella botta. Il Dottore, così come i dottori, ha detto che bisogna aspettare e Rossi sceglierà se scendere in pista o no, soltanto dopo alcuni rilievi medici e magari dopo un test in pista, durante le FP1.

ORARI TV - Per il Gp di casa, Sky ha deciso che era giunto il tempo di trasmettere la diretta anche su Tv8. Dunque stessi orari e gara in chiaro per tutte e tre le classi.

Giovedì 1 Giugno:
Conferenza Stampa 17.00

Venerdì 2 Giugno: 
9.00-9.40: Moto3, Prove libere 1
9.55-10.40: MotoGP, Prove libere 1
10.55-11.40: Moto2, Prove libere 1
13.10-13.50: Moto3, Prove libere 2
14.05-14.50: MotoGP, Prove libere 2
15.05-15.50: Moto2, Prove libere 2

Sabato 3 Giugno:
9.00-9.40: Moto3, Prove libere 3
9.55-10.40: MotoGP, Prove libere 3
10.55-11.40: Moto2, Prove libere 3
12.35-13.15: Moto3, Qualifiche
13.30-14.00: MotoGP, Prove libere 4
14.10-14.25: MotoGP, Qualifica 1
14.35-14.50: MotoGP, Qualifica 2
15.05-15.50: Moto2, Qualifiche

Domenica 4 giugno:
11.00: Moto3, Gara
12.20: Moto2, Gara
14.00: MotoGP, Gara