Una gara stupenda, dall'inizio fino alla fine. E come in tutte le gare che non fanno fatica ad entrare nella storia, ci pensa Valentino Rossi a piazzare la zampata e a portare a casa un successo pesantissimo, per il morale così come per la classifica del mondiale della classe MotoGP. La zampata del campione nell'università delle moto, il TT di Assen per il Gran Premio di Olanda, vinto dal numero 46 al termine di una battaglia stupenda con Danilo Petrucci, che è secondo ma ha anche accarezzato il sogno del primo successo in carriera nella classe regina. Terza posizione per un Marc Marquez che sembrava non averne per lottare, ma che alla fine - a proposito di zampate - l'ha piazzata alla grande e anche lui porta a casa punti pesanti, considerando anche la caduta di quello che alla vigilia della partenza era il leader iridato, Maverick Viñales. Ora il leader è Andrea Dovizioso, che dopo la doppietta Mugello-Montmelò chiude al quinto posto una gara che lo ha visto rimontare nella seconda parte, prima di subire anche l'attacco di Cal Crutchlow. Malissimo ancora una volta Jorge Lorenzo, addirittura doppiato dai primi dopo la pioggia caduta nei pazzeschi giri finali. Giri in cui Valentino ha dimostrato di avere, ancora una volta, qualcosa in più.

La partenza non consente scossoni, come ci si poteva attendere: Zarco ha un ottimo spunto dalla griglia e riesce a resistere agli attacchi di Marquez, mentre è ancora migliore lo start di Valentino Rossi che si prende la terza posizione ai danni di un Petrucci non troppo brillante dalla propria casella. Alle loro spalle la bagarre è vera, con Redding che conferma il proprio feeling con la pista olandese e si tiene dietro un gruppetto che vede presente anche un Viñales non troppo brillante. Presenti nella lotta anche i nostri Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, in particolare con la Suzuki che sembra avere un bel passo e mette nel mirino la Ducati Pramac del britannico. Molto più indietro Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, ai margini entrambi della zona punti e chiaramente a disagio - ognuno con i propri problemi - in questo weekend. I primi quattro intanto se ne vanno, dando poche chances di podio a chi insegue: Rossi inizia le schermaglie con Marquez, ma l'impressione è che entrambi stiano gestendo la tenuta delle gomme, intuendo qualcosa sulle condizioni in calo degli pneumatici di Zarco. Tuttavia Valentino rompe gli indugi e in Curva 1 passa l'iberico.

Fase della gara decisamente delicata, anche perchè da dietro sembra che Viñales possa dare la caccia al quartetto. Ma lo show avviene là davanti, perchè è ancora Curva 1 a dare a Rossi il sorpasso su Zarco che gli regala la prima posizione: la traiettoria un po' esterna di Valentino porta nella testa del transalpino un pensiero stupendo, con tanto di rischio di contatto fatale per entrambi. Il poleman cede il passo anche ad un Petrucci particolarmente costante nel suo ritmo, mentre alle spalle viene meno anche il sogno di rimonta dello stesso Viñales, che cade nell'ultima chicane (rischiando anche di essere travolto da Dovizioso) e vede finire la sua gara, oltre a complicare la corsa al titolo mondiale. Marquez non sembra riuscire dal canto suo a tenere il ritmo del pesarese, e anzi viene attaccato dall'altro italiano che conferma ulteriori progressi nella gestione della gara e della sua Ducati. Zarco si mette lì, forse soddisfatto da un quarto posto che difficilmente potrebbe migliorare ma che viene messa a rischio dal sempre più prepotente avvicinamento di un Dovizioso cattivo.

A nove giri dalla fine, accade quello che nessuno a questo punto più si aspettava: mentre arriva il sorpasso di Dovizioso su Zarco, inizia a cadere qualche pioggia dal cielo che sovrasta Assen. Sventolano le bandiere bianche, che consentono di cambiare moto, e proprio il francese è il primo nonchè unico ad approfittarne. Nel frattempo Petrucci è caldissimo e si avvicina prepotentemente alla vetta, ma dalle retrovie arriva un Dovizioso ancor più rovente che passa il compagno di moto - ma non di box - e si mette attaccato a un Rossi che inizia a soffrire. La lotta tra i tre alfieri italiani è bellissima, ma al tempo stesso consente anche a Marquez di riavvicinarsi alla corsa per la vittoria, anche se il campione in carica non sembra averne per attaccare nessuno dei suoi rivali. È una serie di sorpassi straordinari tra Petrucci e Dovizioso, con l'abruzzese che ogni tanto mette il naso fuori per attaccare anche Rossi. A cinque giri dalla fine Danilo esce a cannone riesce a passare Vale, mentre Dovizioso sbaglia una staccata e viene infilato da Marquez, riprendendosi poco dopo la posizione. Il pesarese e l'abruzzese danno vita a un derby bellissimo per la vittoria, DoviPower e MM93 per il podio mentre Crutchlow si fa sotto e li insidia, prima di passarli entrambi. La lotta per il terzo podio non distoglie da quella per la vittoria, con Rossi che è bravissimo a resistere fino alla fine a Petrucci, mentre alle loro spalle la zampata la mette Marquez.

VAVEL Logo
About the author