Dopo un inizio da sogno, con la solita partenza a razzo ed un grande passo, il Gp di San Marino di Jorge Lorenzo si è trasformato in un incubo. Il maiorchino della Ducati, si era portato in testa alla prima curva e dopo un primo giro in difesa, aveva iniziato a martellare, staccando tutti i rivali di 4". Con Petrucci e Dovizioso alle sue spalle, nell'aria di Misano, già si pregustava una tripletta Ducati, con un gran numero di Lorenzo, finalmente a suo agio con la Ducati e, soprattutto, in palla con il bagnato, da sempre suo tallone d'Achille. 

Dopo 6 giri, però, il colpo di scena: Lorenzo nell'uscire dall'insidiosa curva 6, perde il posteriore, che lo sbalza in aria ed il sogno si spezza nella maniera peggiore. Lorenzo, dopo la gara, ha provato a spiegare la caduta, ammettendo che il tutto è nato da un suo errore in uscita dalla Rio: "Non mi aspettavo di cadere in quel punto. Ho commesso un errore, ho perso la concentrazione variando un po' la velocità nel cambio di direzione e ho frenato in maniera leggermente diversa con il freno posteriore. Questo è bastato per perdere la ruota dietro e cadere. In quel momento ero tranquillo, non stavo spingendo molto. Stavo gestendo i rischi, frenando in maniera tranquilla, non certo aggressiva, senza piegare molto in curva. Aprivo anche il gas molto delicatamente, ma sotto la pioggia non ti puoi distrarre mai. E' stato quello il mio errore".

Nonostante l'amarezza, Jorge la prende con filosofia, ammettendo come sarebbe stato molto peggio se fosse caduto in una situazione in cui si giocava il mondiale: "La cosa positiva è che non mi stavo giocando il Mondiale. Se a questo punto fossi in lotta per il mondiale, la caduta avrebbe avuto conseguenze ben peggiori. Questo è un anno in cui posso permettermi di fare errori in modo tale da non farli più l'anno prossimo".

Nonostante ciò, c'è grande dispiacere, perchè la Ducati stava andando davvero bene e Lorenzo stava mettendo in pista un ritmo davvero invidiabile. Ad un certo punto, però, è arrivato l'errore che ha portato al successivo high-sides: "La moto era davvero molto buona. Sotto l'acqua mi trovavo molto bene. Poi la pista ha iniziato ad asciugarsi e ho dovuto fare linee un po' differenti. Ma il problema è che mi sono deconcentrato e non si può in queste condizioni. Pensavo che le condizioni della pista non fossero critiche, invece dovevo essere più concentrato in quel cambio di direzione. Prima dell'incidente la moto andava bene. Cominciava a bloccare un po' troppo dietro e avevo deciso di cambiare un parametro per modificare il freno motore. Ne volevo meno. Questo sicuramente mi ha fatto perdere la concentrazione. Questa è stata una cosa strana, perché di solito mantenere la concentrazione è uno dei miei punti forti. Poi certo, queste condizioni sono più difficili. Sull'asciutto non sarei caduto, ma oggi bastava davvero poco".

Il bilancio, però, può essere comunque positivo, poichè Lorenzo ha fatto un ulteriore passo avanti nel suo percorso di adattamento alla Ducati, che sembra adattarsi sempre meglio al suo stile di guida, che è comunque cambiato rispetto al passato, poichè il maiorchino ha dovuto adattare anche il suo stile alla Ducati. Tutto ciò sembra pagare, perchè la Ducati, con Lorenzo, va già nettamente meglio rispetto all'inizio di stagione e anche perchè Jorge, è riuscito a migliorare anche in condizioni di bagnato. 

Alla fine, Lorenzo, che per la prima volta si trova fuori dal discorso mondiale, ha provato a spiegare la situazione mondiale. Con l'infortunio di Rossi, la lotta sembrava un discorso a tre, con l'incognita Pedrosa, ma dopo la gara di quest'ultimo a Misano, sembra che il duello sia sempre più a tre, con Dovizioso e Marquez in leggero vantaggio su Vinales: "Al momento sembra che sia una lotta per il Mondiale tra Andrea e Marquez. Sembrano loro i principali contendenti. Maverick sembra essere un po' più staccato, più in difficoltà rispetto a loro. Certo, Maverick è ancora in gioco, mentre la vedo più difficile ora per Rossi e Pedrosa. Ma si sa, in MotoGP tutto può succedere così come abbiamo visto nelle ultime gare tra GP bagnati, rotture di motore, cadute, infortuni. Non si sa ancora, ma ora mancano meno gare e penso che Dovi e Marquez siano quelli più consistenti".

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