I primi due turni di prove libere a Motegi hanno mostrato la competitività delle Ducati che hanno primeggiato con Dovizioso e Lorenzo, ma anche con Scott Redding. L'italiano ha sofferto nella mattina, mentre nel pomeriggio ha risposto a tono a Marc Marquez, autore di un tempo che appariva imbattibile nel primo turno di libere. 

Il segnale lanciato dal Dovi è di quelli forti e la speranza del forlivese è quella di poter avvicinarsi ancora di più in classifica allo spagnolo, ma gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo: "Vedremo, perché può succedere di tutto, specialmente a livello climatico", ha dichiarato il ducatista alla fine delle prove libere. Dovizioso, però, può contare su un buon pacchetto moto, anche se il programma gomme rimane e, anzi, è accentuato dalla variabilità del meteo. Per questo motivo l'italiano spera che domani ci sia la possibilità di girare per un intero turno sull'asciutto: "Il grip è molto buono, sia all'anteriore che al posteriore, ma questo genera anche un grosso consumo della gomma posteriore. E' sempre la stessa storia, perché con la Michelin è difficile capire quale sia esattamente la gomma migliore. Ma saremmo tutti nella stessa situazione, quindi credo che sarebbe stupido avere paura di questa possibilità. Mi piacerebbe girare sull'asciutto domani per avere un feedback in queste condizioni ed essere pronti per qualunque situazione dovessimo trovare domenica".

Per un pilota che guarda al domani, l'altro, guarda al rischio passato durante la mattinata, quando Cal Crutchlow lo ha involontariamente steso. Lorenzo, al termine delle libere, confessa che per qualche attimo ha temuto di avere un infortunio molto serio: "Ho avuto paura perché 20 secondi dopo l'incidente sentivo la mano decisamente infiammata ed avevo molto dolore. Credevo di essermi rotto qualcosa, ma fortunatamente, dopo aver effettuato una radiografia, questo pericolo è stato scongiurato e sono molto felice perché le conseguenze potevano essere più gravi". Il maiorchino ha commentato anche i concitati momenti seguiti alla caduta, quando l'inglese non ha chiesto scusa: "Ho visto le immagini in tv e l'impatto della Honda contro la Ducati è stato violento. In un primo momento Cal non si è scusato, ma mi ha chiesto come mai stessi andando così piano. Lo conosciamo, Cal è fatto così, ma è un bravo ragazzo. Dopo due ore è poi venuto nel mio ufficio e mi ha chiesto scusa, ha capito che l'errore è stato suo".

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.