E' un Valentino Rossi amareggiato e deluso quello che parla nel post-gara di Motegi. Il pilota Yamaha stava conducendo una gara anonima attorno alla decima-nona posizione quando un highside lo ha sbalzato fuori dalla sua M1 costringendolo al ritiro. 

Il 46 ha parlato nel dopo gara dei problemi riscontrati durante la corsa, ma anche nell'intero weekend, in cui la Yamaha non è mai apparsa realmente competitiva. Infatti, a preoccupare il Dottore non è tanto lo zero in classifica, quanto la poca competitività della moto in condizioni di bagnato. L'highside è stata la proverbiale goccia: "E' stata una 'bella' caduta, nella curva prima di quella in cui ero scivolato ieri. E' stato un highside. Ero dietro ad Aleix Espargaro e stavo cercando di tenere il suo passo, ma non avevo grip sul lato sinistro, era come guidare sul ghiaccio. Anche se ero con il gas costante, mi è partito il posteriore e quando l'ho realizzato ormai stavo già 'volando'. Sono molto fortunato che la gamba sia ok: ho male ovunque, ma non troppo"

I problemi però, come detto sopra, riguardano la moto nella sua totalità e soprattutto il rapporto che la M1 ha con la gomma Michelin:  "Abbiamo faticato tutto il weekend perché non avevamo un buon grip, specialmente al posteriore. Ora dobbiamo capire perché. E' molto strano, perché comunque anche Zarco, che ha la moto 2016 e di solito sul bagnato va molto bene, ha dovuto rallentare 3-4 secondi al giro nel finale, finendo ottavo. Noi abbiamo le nostre idee, ma ci dobbiamo confrontare anche con quelle della Michelin per cercare di capire come far funzionare queste gomme, perché sulle altre moto vanno. Però a noi manca feeling con la gomma posteriore in tutte le condizioni, soprattutto sul bagnato".

Il confronto con Honda e Ducati è impietoso e ad oggi la Yamaha è la terza moto del paddock, vivendo un periodo di difficoltà che non si riscontrava da anni: "Per prima cosa credo che siano migliorati molto gli altri e che questo abbia fatto la differenza. Però anche noi siamo in difficoltà, mentre gli altri arrivano in pista e vanno subito bene in tutte le condizioni. Noi dobbiamo cercare di risolvere quello".

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.