Uno sguardo al passato, recente, con uno scontro tra titani che a Rio, in pedana, aveva visto l'azero Togrul Asgarov prevalere, in semifinale, sul nostro Frank Chamizo al termine di due riprese combattutissime. Un'occhiata rapida al presente, con la notizia della positività al doping per il lottatore che difendeva i colori dell'Azerbaigian, con uno scorcio d'argento che si apre, per l'azzurro, verso il futuro e che metterebbe fine anche alle polemiche del finale della sfida, che vide gli azzurri protestare veementemente contro l'operato dei giudici. 

Il lottatore azero, secondo quanto riportato da India Today, sarebbe stato trovato positivo dopo i nuovi test disposti dal CIO e dalla Wada riguardo i Giochi Olimpici di Londra 2012, nei quali il 23enne riuscì a conquistare la medaglia d’oro. Già ampiamente modificato il podio relativo a quella manifestazione a cinque cerchi, non è escluso che, all'indomani della positività di Asgarov anche il podio di Rio potrebbe essere stravolto. 

Speranze italiane, dunque, di aggiornare un medagliere che, a qualche settimana dalla conclusione dei Giochi Olimpici, sembrava esser stato messo in ghiaccio con otto ori, dodici argenti e otto bronzi, uno di questi ultimi proprio per il lottatore italo-cubano. L'ennesima rimonta di Chamizo, che nei primi turni riuscì a ribaltare all'interno delle due riprese le sfide eliminatorie prima di approdare in semifinale, stavolta potrebbe avvenire all'esterno della pedana di lotta, alimentando forse qualche rammarico in più per non essersi potuto giocare la finalissima per l'oro laddove meritava di essere. 

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