Roberta Vinci supera in due rapidi set Christina McHale e approda al terzo turno. 61 63 per la tarantina, perfetta nel controllare dal primo all'ultimo quindici la partita. La Vinci ha gioco facile in avvio, quando costruisce con il servizio le sue fortune e penetra in risposta nelle debolezze della McHale. La tennista di Teaneck mette maggior pepe nel secondo, diventa più aggressiva e mantiene il ritmo della Vinci fino a metà parziale. Fatale un break nel settimo gioco, viatico per il 63 conclusivo. 

Vinci e McHale si sfidano sul Louis Armstrong nel primo incontro in programma. L'avvio non riserva particolari scosse, le due giocatrici mantengono i rispettivi turni in battuta, ma Roberta gioca con maggior convinzione, sicurezza. Dopo un primo approccio in risposta, ecco il break, nel quarto gioco. La McHale annulla le prime due palle break, ma ne concede una terza, fatale. Il secondo errore consecutivo di dritto spalanca la porta alla Vinci. Al servizio, Roberta è ingiocabile, l'alto numero di prime porta vincenti rapidi e soluzioni a campo aperto. Il vantaggio si dilata così a dismisura, cinica l'azzurra mantiene alta la tensione in risposta, colpisce forte e coglie la prima palla break nel sesto gioco. 51 e chiusura poco dopo. 

Nel secondo set, maggiore equilibrio. La McHale sfrutta il leggero calo in battuta della Vinci e, specie sulla seconda, crea qualche problema alla tarantina. Roberta è però con la testa nella partita, estrae il meglio del repertorio nelle situazioni di difficoltà, fino a cancellare, sul 32 30-40, l'unica palla break dell'intero incontro. Un pizzico di fortuna qui, perché l'accelerazione di rovescio della McHale termina a un passo dalla riga. La partita si decide in questi momenti. La Vinci affianca l'americana e mette poi la freccia nel gioco successivo. Sotto 40-15, recupera con corsa e sacrificio e va a cogliere, di talento, il gentile omaggio a stelle e strisce. La McHale commette qualche errore di troppo, specie in punti chiave, come sul 30-30 dell'ottavo game. La Vinci stringe il pugno e vola 53. L'ultimo gioco è un manifesto di eterna bellezza. Per la seconda volta consecutiva la McHale spreca il vantaggio, la Vinci disegna un back lungoriga e ottiene la prima palla match. Un dritto veemente, dopo uno scambio in trincea, consegna all'azzurra il successo. Braccia al cielo. 

Vinci - McHale 61 63 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo