E' Novak Djokovic il primo finalista dell'edizione 2016 degli US Open di New York. Il numero uno al mondo ha infatti sconfitto in semifinale il francese Gael Monfils, testa di serie numero dieci del tabellone di Flushing Meadows. 6-3 6-2 3-6 6-2 lo score in favore del campione serbo che, nonostante un evidente problema alla spalla destra, è riuscito a imporsi in un match a tratti schizofrenico, con Monfils fuori dalla partita per oltre due set, poi improvvisamente riapparso sul campo dell'Arthur Ashe. La solidità di Djokovic - ancorchè in condizioni non eccellenti - ha però finito per fare la differenza, conducendo Nole alla settima finale della carriera a New York, la terza della stagione nei tornei dello Slam, che si disputerà domenica contro il vincente del match tra Wawrinka e Nishikori.

L'inizio della prima semifinale degli US Open è tutto dalla parte di Novak Djokovic, che approfitta di un Monfils svagato, quasi assente, per portarsi subito avanti 5-0. Il francese irrita persino il pubblico newyorchese, prima di scuotersi e reagire portando a casa tre games consecutivi, avendo anche la chance di recuperare un altro break nel decimo game. Un paio di errori di dritto condannano però il transalpino, che sbaglia parecchio da fondo campo e non è incisivo al servizio. Basta un Djokovic appena sufficiente per salire poi due set a zero dopo poco più di un'ora di gioco: Monfils ripiomba in un clamoroso stato apatico, subisce un altro parziale di cinque giochi a uno, e si inabissa verso l'ineluttabile sconfitta cedendo per 6-2 al numero uno al mondo. Non è però un Djokovic scintillante quello che occupa la scena nella prima semifinale di Flushing Meadows: il serbo avverte dolore alla spalla destra, fatica enormemente a forzare con la prima di servizio e sembra limitato anche in alcuni movimenti laterali. 

La musica non pare cambiare nemmeno all'alba del terzo set, quando Nole vola 2-0 breakkando per l'ennesima volta un Monfils troppo brutto per essere vero. Il francese viene quindi subissato di fischi dal pubblico dell'Arthur Ashe, evidentemente poco soddisfatto dell'impegno profuso dalla testa di serie numero dieci del seeding. La breve contestazione sveglia il transalpino, che non solo recupera il break di svantaggio, ma conquista anche cinque giochi consecutivi, portandosi così sul 5-2. Nell'ottavo gama Djokovic annulla un primo set point, nel successivo ha tre palle break consecutive per rientrare nel parziale, ma Monfils le annulla e chiude al secondo set point con un gran vincente di rovescio. Si va così al quarto, con entrambi i giocatori affaticati: Djokovic chiede ben presto un medical time-out per i suoi problemi alla spalla, mentre Monfils continua a toccarsi il ginocchio sinistro. Il match prosegue sui binari delineati dal francese, che non dà ritmo al rivale, provando anche improbabili palle corte e improvvisandosi giocatore di rete. Dopo aver salvato altre tre palle break consecutive (in apertura era stato però Nole ad annullarne una), il giocatore transalpino cede la battuta in un disastroso quarto game, quando affossa in rete due volèe non impossibili. Ma Djokovic dà un'altra chances al rivale ricambiando il favore nel gioco successivo, regalo che non basta a un Monfils sempre più falloso. Un nuovo break manda così il serbo avanti 4-2: è il momento in cui il match si decide, perchè il transalpino abbandona la contesa e si arrende dopo due ore e mezza di gioco.

Djokovic (1) - Monfils (10) 6-3 6-2 3-6 6-2