Venus Williams approda - anni dopo - in finale. Melbourne abbraccia la ragazza di Lynwood. Il sorriso di Venere contagia la Rod Laver Arena. Notte fonda in Italia, quando la maggiore delle sorelle Williams scende in campo con la connazionale Vandeweghe per coronare il suo sogno, per tornare, una volta ancora, a giocarsi uno Slam. Rincorsa vincente, dopo un tie-break in difetto. Emerge di classe dalle ceneri della partita, costruisce, dalle prime battute del secondo set, la sua rinascita. La Williams si fa imponente, la Vandeweghe accusa il peso della partita e dell'avversaria. Sbaglia e precipita, 62 63. 

Il primo set offre le uniche scosse all'alba. La Vandeweghe coglie le incertezze di Venus e concretizza il break. La reazione è pronta ed immediata, controbreak e 11. Da qui si prosegue in perfetto equilibrio, la Vandeweghe sembra avere il pallino del gioco, ma non riesce a costruirsi un nuovo vantaggio, il parziale si trascina così al prolungamento. Coco ha qui gioco facile, sprinta dal 22 al 62, con quattro set point a disposizione. Il secondo è vincente. 

Venus non crolla, anzi alza l'andatura. Un game disastroso della Vandeweghe - doppio fallo ed errori in serie - apre alla fuga della Williams nel terzo gioco. Break che trova conferma ai vantaggi. Snodo cruciale nel quarto game, perché la Vandeweghe ha l'immediata occasione per rientrare, ma la Williams si appoggia al servizio, sfoggia il dritto e rinvia la caduta. 31. Il secondo break - due doppi falli della Vandeweghe - archivia il parziale che si chiude poco dopo per 6 giochi a 2. 

L'incertezza nel terzo si scioglie nelle prime battute. Venus parte forte, toglie nuovamente la battuta alla Vandeweghe e ancora una volta chiude la porta pallina alla mano. La Williams qualcosa concede - due doppi errori al servizio pericolosi nel secondo game - ma ha una capacità straordinaria di elevare, spalle al muro, il livello di gioco. Trova la parità a 40, poi è lotta di nervi, vantaggio alterno, game lungo, urlo americano. 20. La Vandeweghe, da qui, riesce solo a mantenersi in scia, a tenere il servizio, non a rientrare in via definitiva nell'incontro. Sul 53, lo schiaffo finale. Doppio fallo ed errore, la Vandeweghe saluta a testa alta Melbourne, la scena è di Venus. 

V.Williams - Vandeweghe 67(3) 62 63  

 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo